Accam in commissione: “Il futuro deciso entro 45 giorni”
Presentata in comune la relazione delle ipotesi sulla fusione di Agesp, Amga e Amsc e sul revamping dell’inceneritore. “La regione ci chiede ulteriori scenari alternativi”, spiegano i vertici della società che hanno poche settimane per prepararli
E’ tutto così veloce nella vicenda Accam che la commissione dedicata a questo tema convocata per la sera di mercoledì 12 febbraio ha trattato temi già parzialmente superati. O meglio, questioni da approfondire e modificare ulteriormente. Lo studio che la società Bain ha preparato provando ad immaginare gli scenari di una fusione di Agesp, Amsc, Amga e Accam in una unica società che possa contare su un nuovo impianto di incenerimento «deve essere oggi ulteriormente approfondito», spiega l’amministratore delegato di Accam, Giorgio Ghiringhelli. Regione Lombardia infatti «ci chiede ulteriori scenari alternativi di gestione dei rifiuti» che al momento il piano non ha previsto e per i quali saranno necessari ulteriori approfondimenti. Proprio per questo motivo «abbiamo chiesto una moratoria di 45 giorni» dice il presidente della società, Roberto Antonelli, e durante questo periodo si insedierà un tavolo con Regione, Provincia, Accam e comune di Busto Arsizio (città su cui insiste Accam, ndr).
Lo studio di Bain, comunque, prevede risparmi dell’accorpamento delle tre società di raccolta dei rifiuti quantificati in circa 3 milioni di euro ogni anno ai quali poi si dovrebbe aggiungere anche quello del revamping dell’inceneritore. Un intervento, quello della manutenzione straordinaria dei forni, che però costerà intorno ai 40 milioni di euro (qui tutti i dettagli sull’intervento) e che proprio per questo sta generando qualche dubbio in molti degli amministratori locali dei 27 comuni soci del consorzio. «Proprio per ammortizzare l’intervento -continua Ghiringhelli- la vita dell’impianto dovrebbe essere superiore al 2025» anno in cui ad oggi è prevista la chiusura di Accam. Le carte, però, in questo ultimo periodo potrebbero mescolarsi molto velocemente ed entro fine marzo si dovrebbe sapere quale sarà il destino della struttura.
Leggi anche: Bruciarli o riciclarli, quale sarà il destino dei nostri rifiuti?
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