Air France taglia posti di lavoro e “scompare” da Malpensa
Tra i 57 lavoratori che Air France KLM vorrebbe licenziare ci sono gli ultimi addetti rimasti a Malpensa, dopo i trasferimenti a Linate di due anni e mezzo fa
Air France KLM "taglia" posti di lavoro e di fatto scompare completamente da Malpensa, in termini di personale. Un momento che sembra chiudere un’epoca, se si pensa a quale era la presenza del vettore nello scalo della brughiera in particolare prima del trasferimento a Linate di due anni e mezzo fa. "Air France KLM vuole licenziare 57 lavoratori che operano nelle sedi in Italia perché ha deciso di spostare all’estero o dare in assistenza a terzi, le attività di biglietteria, amministrazione finanziaria e una consistente parte dell’attività di assistenza ai clienti delle aree passeggeri e cargo" spiegano i segretari di Filt-Cgil e Fit-Cisl. «I posti di lavoro a rischio sono a Malpensa, a Linate, a Segrate e nella sede di Roma», spiega Stefano Croce, delegato della Filt-Cgil per il settore delle compagnie aeree. Quattro dei 57 posti di lavoro a rischio riguardano l’ultima presenza di Air France KLM a Malpensa: «Di tutte le persone che lavoravano a Malpensa fino a due anni fa, non rimarrà più nessuno». Le attività di scalo si sono molto ridotte dopo che tutti i voli per la Francia non da/per Parigi sono stati affidati alla controllata Hop!, la compagnia regionale e daqlla vocazione low cost.
Le organizzazioni sindacali hanno proposto soluzioni diverse quali l’utilizzo del contratto di solidarietà, l’estensione del part time ed una rivisitazione del costo del lavoro sostenibile che permetterebbero di limitare notevolmente il numero di posti di lavoro a rischio. "Pur riconoscendo le difficoltà in cui si trovano ad operare le aziende in questo settore", i sindacati non possono condividere e si preparano ad una mobilitazione per difendere i posti di lavoro dalla esternalizzazione.
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