Banks, 20′ da marziano

Adrian domina il primo tempo con 25 punti e l'incredulità tra i difensori veneziani. Poi ci pensa Ere a chiudere i conti

SCEKIC 6,5 – Negli ultimi dieci giorni si sarà allenato sì e no due volte, ma ha giocato sia con Milano sia con Venezia, anche per via dei problemi di falli di Johnson. E Marko, pur con cifre poco entusiasmanti, ha fatto il suo lavoro d’esperienza risultando molto utile: c’era lui a tappare i buchi nell’ultimo periodo quando Varese è volata via.

SAKOTA s. v.
– Le ali forti di Markovski hanno caratteristiche poco digeribili per Dusan, che sta in campo appena 4′. Il tempo per i boati di disapprovazione dei tifosi locali (ci sono vecchie ruggini) ma non per un voto.

RUSH 7 – Quando sta sul parquet senza paura di sbagliare, Erik il Vichingo può essere un’arma molto utile per Frates. Che non ha timore di spenderlo sulle tracce del bomber Taylor e che viene ricambiato per la fiducia con diverse giocate importanti anche in attacco.

CLARK 6,5 – Favorito dalla situazione – i “verdissimi” Akele e Marcon non lo possono tenere in difesa – trova più difficoltà contro il pressing e quintetti più esperti. Ma ritrova percentuali importanti da fuori e un paio di blitz a centro area (fondamentale quello prima dell’intervallo) che contribuiscono ai break positivi.

BANKS 7,5
– Gioca un primo tempo mostruoso, da 11 in pagella, con 25 punti messi con naturalezza sul tabellone e l’incredulità sul volto di ogni difensore veneziano. Poi, un po’ perché gli prendono le misure, un po’ perché perde il fluido magico, inizia a forzare e torna sulla terra. Marziano a metà, ma che numeri.

DE NICOLAO 6,5 – Se quel finale di secondo periodo è da incubo, lo Squalo ha il merito di non scoraggiarsi e di non arrugginire in panchina. Frates lo cambia per un pugno di minuti di qualità nel finale e lui li interpreta nel migliore dei modi: gestione, falli subiti, difesa arcigna.

JOHNSON 6,5 – Non una prova da urlo, quella del pivot, che però mette sostanza contro l’enorme Crosariol e collezione cose buone nelle varie parti del campo (6 punti, ma è il miglior rimbalzista e anche assistman. Ora ha quindici giorni per integrarsi al meglio e andare a fare la “partita dell’ex” ad Avellino.

ERE 7,5 – Non pervenuto per tutto il primo tempo, tanto da far sollevare qualche dubbio sulla sua attuale tenuta tecnica e fisica, ci fa rimangiare i dubbi con una ripresa sontuosa, in cui tira senza paura da 3 e segna spesso, dando il colpo di grazia all’Umana. Canestri i suoi, tutti arrivati nel momento giusto per respingere gli assalti orogranata: cinico e concreto.

POLONARA 6,5
– Parte con i razzi sotto le scarpe (9 punti in 9′) ma poi finisce un po’ ai margini delle operazioni d’attacco. Tuttavia resta a lungo in campo perché ha le qualità per reggere confronti delicati e tutto sommato mantiene la rotta che gli viene assegnata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2014
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