Del Tenno: “Gli aeroporti lombardi devono essere strategici”

L'assessore regionale alle infrastrutture sul Piano Aeroporti, che pressoché ogni anno cerca di riorganizzare gli scali. Il rischio di competizione tra Linate e Malpensa preoccupa sempre più

 «Così com’è stato presentato il Piano nazionale degli aeroporti non ci soddisfa. Si tratta di linee
guida che vogliamo approfondire in un Tavolo che coinvolgerà tutti gli operatori del settore presenti sul territorio lombardo. Convocherò Enac, il Ministero, Sea, Sacbo e la D’Annunzio e studieremo insieme una strategia comune». L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno ha convocato per la prossima settimana un Tavolo di confronto per approfondire le indicazioni del nuovo piano aeroportuale varato dal Governo e che sembra non considerare le esigenze degli operatori lombardi. «Negli ultimi tempi – spiega Del Tenno – il tema aeroporti sembra sia diventato uno degli argomenti di discussione preferiti, quasi uno sport olimpico. E’ importante entrare nel merito delle questioni senza limitarsi a considerazioni
superficiali e populiste. Ciò che sta a cuore alla Regione Lombardia è dare la possibilità ai cittadini e alle imprese lombarde di vivere in un territorio collegato con il mondo in maniera seria ed efficiente».

«Lo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo – ha spiegato – è fondamentale per la Lombardia, che merita una maggiore considerazione da parte dell’Esecutivo centrale. Faremo valere le nostre istanze in tutte le sedi opportune, perché questo Piano ha avuto un occhio di riguardo per le regioni del Centro-sud Italia. Non vogliamo togliere nulla alle altre regioni, ma gli aeroporti lombardi devono continuare a essere considerati strategici per il bene
dei nostri cittadini e delle nostre imprese». L’assessore ha evidenziato come sempre, in occasione della cabine di regia istituite dal Ministero delle Infrastrutture, si sia parlato di "sistema aeroportuale lombardo" nell’accezione che ne dà anche la Comunità europea e che consente la definizione di una specializzazione degli scali appartenenti a un unico sistema.

Del Tenno ha rimarcato il rischio che Linate «fagocitare nuovamente il traffico intercontinentale di Malpensa»: l’ultimo Piano di Alitalia, definito ancor prima che si affacciasse l’interesse del vettore arabo Ethiad, prevedeva infatti un’ulteriore contrazione della presenza di Alitalia in Malpensa, con un incremento dei voli condestinazioni europee da Linate. «In questo modo -secondo Del Tenno – aumentano le già numerose ‘fughe’ di traffico del Nord Italia verso destinazioni intercontinentali attraverso scali europei». La conseguenza è una riduzione dell’indice di riempimento dei voli intercontinentali da/per Malpensa e una confusione dei ruoli degli scali lombardi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2014
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