“Ex Cantoni, definire al più presto i termini della bonifica”

Il gruppo Sinistra ecologia e Libertà fa il punto della situazione sull'inquinamento delle falde nell'area ex Cantoni, situazione aveva destato molta preoccupazione tra i residenti. A marzo la conferenza dei servizi

«L’inquinamento del pozzo di via Parini ha suscitato già in passato le giuste preoccupazioni dei cittadini saronnesi. Oggi, finalmente si sta arrivando ad un momento importante della lunga fase di accertamento delle cause e delle responsabilità. L’area interessata é quella della ex-Cantoni. La procedura di accertamento si definisce Piano di Caratterizzazione. All’inizio del mese di Marzo ci sarà una Conferenza dei Servizi su questo tema i cui Attori principali saranno, oltre al Comune di Saronno, la Provincia, l’ ARPA, l’ ASL e la proprietà: una riunione importante per definire la situazione esistente e decidere se continuare nell’analisi ed individuare il modo migliore per procedere ad una bonifica necessaria». Il gruppo Sinistra ecologia e Libertà fa il punto della situazione sull’inquinamento delle falde nell’area ex Cantoni, situazione aveva destato molta preoccupazione tra i residenti e della quale non si sono conoscevano le cause. Ora, in vista della Conferenza dei servizi di marzo, il gruppo torna a parlare della questione

«In passato non sono mancati errori e ritardi nelle procedure, ma sappiano anche che significativi e positivi passi in avanti sono stati fatti nel 2013, nella direzione di una migliore conoscenza della situazione di quel sito, grazie soprattutto all’ottimo lavoro della Commissione Comunale sull’Acqua che ha recentemente approvato una Relazione in cui viene espressa una importante analisi aggiornata della situazione: Viene definito un contesto possibile causa dell’ inquinamento da tetracloroetilene (solvente clorurato sospetto cancerogeno) attraverso il recupero di una documentazione storica che testimonia l’uso in passato in quell’ area di questo elemento altamente inquinante. I limiti e le imprecisioni delle analisi fin qui svolte. Questo fatto, insieme all’analisi dei dati fin ad oggi disponibili, ha portato la stessa Commissione a richiedere che nella prossima Conferenza dei Servizi l’Amministrazione comunale chieda di approfondire l’analisi nell’area interessata al fine di definire modalità di intervento e, quindi, le responsabilità ed i costi della bonifica».

«In particolare si evidenzia che non si può escludere con ragionevole certezza, anzi che al contrario si può ipotizzare che l’area ex Cantoni contribuisca alla contaminazione del Pozzo Parini. Peraltro anche un documento di Dicembre 2013 dell’ARPA di Varese, Ente che ha un ruolo istituzionale nella definizione dello stato del sito, dopo un’analisi dettagliata dei dati rilevati, arriva ad una conclusione analoga: che non è possibile escludere una contaminazione del sito stesso. Sinistra Ecologia e Libertà sostiene con fermezza il lavoro fatto dalla Commissione Acqua e sottolinea l’ importanza della Relazione che la stessa ha prodotto; ritiene fondamentale l’appuntamento della Conferenza dei Servizi, sosterrà il Comune di Saronno e la sua Amministrazione nella difesa degli interessi e della salute dei suoi cittadini. Sinistra Ecologia e Libertà affronterà alla luce di quanto emergerà dalla Conferenza dei Servizi e con la massima attenzione alla sostenibilita’ per la comunita’ saronnese ed il territorio anche qualsiasi ipotesi di recupero urbanistico dell’area».

«La salute dei cittadini non può essere materia di scambio, né di contrattazione: Per prima cosa si concludano le indagini conoscitive, nei modi e nei tempi che la legge impone. In secondo luogo si definiscano i rischi reali per l’ambiente e la comunità. Dopo una valutazione di rischio si appurino le responsabilità e si definiscano i termini per una bonifica e se ne attribuiscano gli oneri. Solo dopo si proceda alla valutazione dei progetti di recupero urbanistico dell’ area. L’ Amministrazione comunale può e deve svolgere un ruolo rilevante, il documento espresso dalla Commissione Acqua è una importante base di partenza, come forza di maggioranza Sinistra Ecologia e Libertà continuerà ad impegnarsi affinché ciò avvenga nella massima trasparenza e chiarezza. Per una Bonifica completa dell’area e un suo recupero, perché chi ha inquinato paghi. Su questi obiettivi ci siamo mossi nei mesi trascorsi e pensiamo ci si debba muovere fino ad una soluzione che, oltre a definire con precisione lo stato del sito e gli strumenti necessari per intervenire (senza “risparmi” come qualcuno ha proposto e potrebbe proporre anche sul quel tavolo!) assegni le responsabilità e gli oneri per i danni arrecati all’ambiente e alla comunità». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2014
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