Giorno della memoria e fondazione del bicentenario dell’Arma

Celebrazione presso il Teatro Sociale di Luino martedì 18 febbraio 2014 dalle ore 10.00 alle ore 12.00

carabinieriMartedì 18 febbraio dalle ore 10 alle ore 12 presso il Teatro Sociale di Luino si terrà la celebrazione del iorno della Memoria. Il sindaco di Luino Andrea Pellicini introdurrà la cerimonia, a cui presenzieranno il orefetto di Varese Giorgio Zanzi, il comandante provinciale dei carabinieri Alessandro De Angelis ed altre autorità.
Alessandro D’Acquisto, fratello di Salvo ed i figli del maresciallo Enrico Sibona interverranno portando la loro esperienza. Il Prefetto di Varese, Giorgio Zanzi, affiancato dal sindaco, Andrea Pellicini, consegnerà le medaglie d’onore agli ex deportati o alle loro famiglie.
Alla manifestazione, organizzata dal Comune di Luino con la collaborazione della locale stazione dei carabinieri, dell’ANPI e dell’Associazione Alpini presenzieranno i ragazzi delle scuole.
Ricorre quest’anno il bicentenario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, un anniversario di grande rilevanza per tutta la collettività nazionale.
Un percorso lungo 200 anni dunque che ha fatto nascere un profondo e indissolubile legame fra la Stazione dell’Arma dei carabinieri e la nostra città.
Fu Vittorio Emanuele I di Savoia ad istituirla, per fornire anche al Regno di Sardegna un corpo di polizia simile a quello francese della gendarmérie. Da sempre l’Arma costituisce una delle istituzioni più solide, sicuro punto di riferimento per la tutela della legalità, per la prevenzione ed il contrasto alle criminalità di ogni specie. La ferma ispirazione a valori quali l’onestà, l’impegno sociale e civile, il senso del dovere, la disciplina e la tenacia, il senso di giustizia fu coerentemente portata avanti fino a scrivere pagine di eroismo, come fece il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto che sacrificò la sua stessa vita. Anche il maresciallo Enrico Sibona, comandante della Stazione dei Carabinieri di Maccagno dal 1939 al 1946, si adoperò per salvare la vita ad alcuni ebrei dalla persecuzione nazifascista e, tra loro, a Guido Lopez e Bianca Lopez Nunes. Entrambi, giovani poco più che ventenni, milanesi erano sfollati sulle rive del nostro lago per sfuggire alle persecuzioni razziali, già in atto anche in Italia fin 1938. Scoperto dalle milizie fasciste, fu arrestato e deportato nei campi di concentramento in Germania e Cecoslovacchia. Lo Stato di
Israele riconobbe la figura eroica di Enrico Sibona e con provvedimento del 4 ottobre 1992, lo insignì del titolo di "Giusto tra le Nazioni".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Febbraio 2014
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