Il Tar ha deciso, centro sportivo all’Olimpia fino a luglio

Il tribunale amministrativo regionale ha dato ragione al Comune, che sta elaborando il nuovo bando della durata di quattro anni. Roncoroni: "Chi ci ha offeso e insultato si rimangi tutto"


Finalmente è finita, o almeno è quello che sperano gli amministratori comunali di Lavena Ponte Tresa. La questione è ancora una volta quella del campo sportivo Calvi-Roncoroni, al centro di una disputa legale che vede coinvolte le due società  del paese di confine e il Comune guidato da Pietro Roncoroni, Olimpia 2002 e Lavena Tresiana. Dopo un bando annullato per alcune irregolarità formali, ricorsi, sospensive, chiusure del campo stesso il tribunale amministrativo regionale ha deciso che la struttura di via Rapetti potrà essere gestita fino a luglio dall’Olimpia 2002, la più giovane delle due società in lite, che ha quindi avuto la meglio sulla storica Lavena Tresiana. A breve verrà anche pubblicato il bando che assegnerà la gestione del centro sportivo per i prossimi 4 anni, con utenze a carico dell’amministrazione e incassi che dovranno essere tutti reinvestiti nel centro sportivo stesso. Una decisione presa con viva soddisfazione dall’amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa, in ballo da settembre per sbrogliare una matassa che si era fatta ingarbugliatissima: «Avevamo ragione noi e il Tar l’ha finalmente ratificato – commenta l’assessore allo Sport Pietro Muraca -. Abbiamo sempre agito per il bene dei nostri ragazzi e dei bambini in particolare, non abbiamo mai impedito a nessuno di giocare a pallone. Ringrazio sindaco, vicesindaco Vanessa Provini e il nostro avvocato Cristina Colombo che mi sono stati vicino e hanno fatto un ottimo lavoro».

Contento e con qualche sassolino da togliere dalla scarpa il primo cittadino Pietro Roncoroni: «Finalmente una bella notizia, dopo un periodo brutto e una vicenda paradossale per noi che abbiamo sempre considerato lo sport come un servizio sociale. Quando siamo stati costretti a chiudere i campi l’abbiamo fatto con la tristezza nel cuore. Abbiamo sempre voluto coinvolgere tutti, ma dovendo scegliere a chi affidare la gestione del centro sportivo in attesa del bando definitivo abbiamo scelto la società che ha più squadre e più tesserati (120 circa dell’Olimpia contro una trentina della Lavena Tresiana). Si chiude una vicenda triste: non ci aspettavamo che una società storica, che ha sempre ricevuto tanto dall’amministrazione comunale come la Lavena Tresiana si accanisse in questo modo pretestuoso e controproducente per tutti – spiega Roncoroni -. A chi ci ha accusato di essere incompetenti e incapaci, di essere un’amministrazione nel pallone e altre cose simili dico di rimangiarsi accuse e offese: sono le sentenze che contano, non le sospensive con le quali in troppi si sono gonfiati il petto prima del tempo. Ora mi auguro che si possa lavorare in pace e che si chiuda una brutta pagina e tornino il dialogo e la collaborazione, che dovrebbero essere naturali in un contesto come il nostro».

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Pubblicato il 27 Febbraio 2014
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