Nella fabbrica dove nasce la stampante in 3D

In un capannoncino alla periferia della città la Futura Elettronica ha sviluppato il progetto della 3Drag/K8200, venduta in migliaia di esemplari. Usata non solo da appassionati, ma ormai anche dagli artigiani

La stampante 3D più venduta al mondo nasce a Gallarate, in un capannoncino in cemento – poca concessione all’eleganza – tra un quartiere residenziale, una fila di centri commerciali, un prato solitario e una fila di alberi sullo sfondo. E’ qui il "cervello" di un piccolo capolavoro che, se ancora aspetta una ufficializzazione (i dati non sono definitivi), ha una storia affascinante: la stampante 3Drag/K8200 è stata venduta in 10mila pezzi nel mondo, nel 2013, l’anno di consacrazione del 3D.
Progetto della Futura Elettronica, azienda di Gallarate, tre soci e una quindicina di dipendenti, 4 milioni di euro di fatturato: "Futura nasce nel 1993, importazione e vendita di componenti elettronici per hobbysti, quelli che oggi si definiscono i makers" spiega Boris Landoni. Trentacinque anni, è il più giovane dei tre soci di Futura, che si è affiancato al primo titolare, Arsenio Spadoni, e a Paolo Gasparri. Futura ha ancora un cuore commerciale: mica solo online, anche il negozio di via Adige a Gallarate (nella foto) è frequentatissimo da hobbysti, appassionati, sperimentatori in proprio. Open Electronics è invece il marchio con cui si vende anche sul mercato internazionale.

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Bastano pochi passi e subito si viene a contatto – poco più in là – con l’altra faccia dell’azienda, quella dell’editoria specializzata: fatta con una redazione di un paio di stanze e una fitta rete di collaboratori, la rivista del gruppo Futura, "Elettronica In", è stampata in oltre 18mila copie, con molti abbonati e una rete distributiva che raggiunge anche molti istituti tecnici. "Oltre alla rivista mensile abbiamo anche monografie, per esempio su Arduino e Raspberry".
Le due riviste (c’è anche Lab View World, più specialistica) generano poi anche business per la parte commerciale pura, anche se non tutti i progetti si trasformano poi in operazioni anche commerciali. "Molti dei progetti di Elettronica In comunque entrano anche nel catalogo di Futura". In perfetta applicazione della filosofia open source, i progetti affidati agli hobbysti finiscono ad essere implementati, "la diffusione del prodotto fa sì che magari venga migliorato da persone anche più capaci di noi, nel tempo", continua Landoni (nella foto).

E le stampanti 3D? E’ storia recentissima, perché quella del 3D è stata una vera esplosione, nell’interesse, nella sperimentazione e nel passaggio quasi a prodotto mainstream. Roba da appassionati e hacker, ma ormai sempre più accessibile, come tecnologie e anche costi.
"Anche la nostra stampante nasce come open source, partendo dal progetto RepRap" ci spiega Landoni. Sviluppate a Gallarate, le stampanti 3Drag sono costruite prevalentemente in Belgio, grazie ad un accordo con Velleman, produttore belga di componenti elettronici, di cui Futura era già distributore in Italia: "Velleman ne ha prodotti 9500 esemplari, altri 500 li abbiamo assemblati direttamente noi, qui".Nella sede di Gallarate prosegue anche il lavoro di sviluppo, con altre espansioni per adattare la macchina a lavorare per il taglio laser, come macchina a controllo numerico (Cnc). C’è già una versione a doppio estrusore, in grado cioè di stampare con due materiali o due colori diversi, applicazione non solo con funzione "estetica", ma fondamentale anche per particolari lavorazioni.
L’ultimo aspetto che stupisce è anche la rapidissima evoluzione dei prezzi
, per un prodotto che solo pochi anni fa era di nicchia e oggi è diventato "di massa": "I prezzi si sono ridotti, attualmente vendiamo la 3Drag a 680 IVA compresa". Merito anche dell’accordo con un grande produttore (che ha consentito di arrivare a migliaia di prezzi), per la stampante nata open source a Gallarate, nel capannoncino ai margini della città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2014
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