Quattro nuovi magistrati per rafforzare la procura di Busto
Sono arrivati lunedì i nuovi pm, in seguito al riordino delle sedi giudiziarie che ha trasformato il polo giudiziario bustocco nel secondo più importante in Lombardia. Mancano, però, gli amministrativi
Sono arrivati ieri mattina e stanno prendendo possesso dei loro uffici, appositamente realizzati dal Comune, i nuovi 4 magistrati di prima nomina che affiancheranno gli ormai esperti sostituti procuratori bustocchi ormai oberati di lavoro dopo l’allargamento del territorio di competenza della Procura e del Tribunale di Busto Arsizio, in seguito alla riforma Severino. Sono molto giovani e si chiamano Luigi Furno, Nicola Rossato, Rosaria Stagnaro e Maria Cardellicchio. Hanno già portato a termine il periodo di uditorato, una specie di svezzamento per i giovani pm, e sono pronti ad entrare nell’organico degli uffici di largo Giardino che dispone ora di dieci magistrati. Ieri hanno avuto l’accoglienza del procuratore capo Gianluigi Fontana e degli altri colleghi che, nella prima settimana, li affiancheranno.
Si tratta del potenziamento richiesto in seguito all’allargamento della competenza territoriale che ha portato a 81 i comuni coperti facendo di Busto Arsizio un importante polo giudiziario (secondo in Lombardia, ndr) che si estende dai comuni a nord di Gallarate fino a Origgio da una parte e Magenta dall’altro. Nella redistribuzione dei territori, in seguito all’abolizione di alcune sedi staccate dei tribunali principali, era finita anche l’area di Rho e parte dell’area espositiva di Expo ma un decreto correttivo del governo dovrebbe riportare il Rhodense sotto il Tribunale di Milano. L’arrivo dei 4 nuovi magistrati non risolve, però, il problema dell’organico in quanto non vi sono nuove assunzioni per quanto riguarda il personale amministrativo con il risultato che alcune segreterie dovranno sdoppiarsi e lavorare per due magistrati con un sovraccarico di lavoro che avrà cetamente ripercussioni.
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