Si dimettono i consiglieri, comune commissariato

I fatti nell’ultimo consiglio comunale. La notifica della prefettura questa mattina: il viceprefetto Roberto Bolognesi porterà il comune alle elezioni. Le ipotesi sui candidati

mesenzana fotoPrima il distacco di un pezzo di maggioranza. Poi il referendum sulla fusione, naufragato sui voti del no, che ha dato un altro colpo alla maggioranza. In ultimo, il mancato accordo per un rimpasto di giunta modello “larghe intese”. Tre fattori – almeno quelli ufficiali – che hanno causato il corto-circuiro negli equilibri del consiglio comunale di Mesenzana, piccolo comune fra Valcuvia e Valtravaglia in cui venerdì scorso in consiglio comunale sei consiglieri hanno rassegnato le dimissioni.
A sbattere la porta sono stati i componenti di due gruppi consiliari: il “Nuovo Polo per Mesenzana” già all’opposizione “naturale” dopo le ultime elezioni composto da Massimiliano Politi, Alessandro Delli Gatti e Nicolò Motta; e “Mesenzana vuole Risorgere”, composto da Alberto Rossi, Federico Vidali e Orazio Zuretti. Quest’ultimo gruppo, che gravitava attorno all’azione politica dell’ex sindaco Rossi ha prodotto l’estate scorsa una prima fronda nella maggioranza del sindaco Anna Vonini: incomprensioni, differenze di vedute le motivazioni di questo distacco che si leggeva, a suo tempo, fra le righe delle cause ufficiali. Uno dei motivi, come si diceva, che ha portato all’ulteriore allontanamento fra le forze del Consiglio, risiede anche nel progetto di fusione fra Mesenzana e altri quattro comuni della valle che ha visto contrapporsi apertamente il sindaco (che stava dalla parte del "si”, costituitosi son un apposito comitato) al gruppo Mesenzana Vuole Risorgere che invece si opponeva a questo tipo di operazione.
L’ultimo colpo di una maggioranza comunque appesa ad un filo è arrivato quindi qualche settimana fa, dopo la proposta dei due gruppi di “minoranza” per una sorta di rimpasto di giunta, integrando nell’esecutivo i capigruppo: una sorta di “larga intesa” locale che non è piaciuta al sindaco. Da qui la rottura.
Ora che succederà sotto la torre? Si andrà ad elezioni con la prossima tornata elettorale, con ogni probabilità, che vede già numerose amministrazioni comunali al rinnovo (84 con Mesenzana) insieme alle elezioni europee. Sui candidati sindaco, è ancora presto anche se dallo stesso Alberto Rossi si accende una “spia” politica che dice: «Non ho ancora deciso, né per il sì, né per il no. Certo non farei fatica a mettere insieme una lista. Comunque deciderò entro i prossimi 15 giorni».
Nel frattempo questa mattina il prefetto di Varese Giorgio Zanzi ha nominato il viceprefetto Roberto Bolognesi commissario prefettizio del Comune. “La nomina del Commissario Prefettizio si è resa necessaria per assicurare la gestione provvisoria dell’Ente, in conseguenza della presentazione contestuale delle dimissioni da parte della maggioranza dei consiglieri comunali” – dice una nota della prefettura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2014
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