Sul piano contro la corruzione SEL chiede incontri pubblici

Il partito gioisce del fatto che sia stato presentato il piano ma critica fortemente le modalità di stesura, il tempo lasciato ai cittadini per le loro osservazioni e propone: “facciamo un consiglio comunale in cui discuterne"

Brinda Sinistra Ecologia e Liberta alla notizia che sono state presentate le bozze per il piano di contrasto alla corruzione. "Finalmente, grazie all’azione politica di Sinistra Ecologia Libertà, a più di due mesi di distanza dal deposito dell’interrogazione riguardante l’approntamento di quanto prescritto dalla legge per prevenire i fenomeni corruttivi nella Pubblica Amministrazione -scrive il coordinatore cittadino Fabio Pariani- sono state prodotte le bozze dei documenti a supporto del Piano di Prevenzione della Corruzione". Pariani puntualizza però che "mi sarei aspettato, vista la complessità e delicatezza dell’argomento, che l’Amministrazione avesse supportato, durante la stesura dei documenti, il Segretario Comunale Dott. G. Andolina, tramite opportune sessioni di confronto con coloro che hanno maggior conoscenza dei fenomeni in oggetto" e anche se questa decisione avrebbe "richiesto forse più tempo, ma sicuramente sarebbe stato migliore dal punto di vista qualitativo".
In questa ottica secondo SEL "alcune possibili criticità si possono evidenziare anche da una lettura superficiale dei documenti, come la mancanza di indicazione del metodo utilizzato per definire i livelli di criticità presenti nella Analisi dei Rischi" oppure un metodo che "dovrebbe essere basato su dati oggettivi e non soggettivi". Il partito di Nichi Vendola "rileva inoltre una poco accurata analisi e definizione degli interventi necessari per prevenire i fenomeni nelle società partecipate, analisi che è comunque richiesta dalla legge".
Per quanto riguarda la richiesta ai cittadini di formulazione di proposte e osservazioni "il tempo concesso loro è per lo meno irrisorio, circa 10 giorni". Proprio per questo "spero vivamente, vista l’apertura al confronto pubblico con la cittadinanza, scelto da questa Amministrazione, che sia permesso un pubblico confronto anche ai Sig.ri Consiglieri Comunali, in quanto possono essere anche loro annoverati tra i cittadini" in un confronto "che dovrebbe avvenire nel luogo deputato ossia il Consiglio Comunale".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2014
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