Trattore e fucile per allontanare il gregge, due denunce
Un uomo è accusato di aver sfondato la recinzione a custodia di un gregge di pecore e di aver minacciato col fucile alcuni allevatori
Col trattore contro le pecore, col fucile contro gli allevatori: questi i contorni della vicenda finita con due denunce nei prati alle porte di Varese.
Domenica pomeriggio – si legge iun una nota – una pattuglia della polizia di stato della questura è intervenuta in via Pian di Luco a seguito di segnalazione da parte di una cittadina che riferiva di una lite avuta con un agricoltore.
La donna ha riferito agli agenti che l’agricoltore, un uomo di 44 anni residente in provincia, avrebbe ucciso, utilizzando un trattore, delle pecore di sua proprietà e avrebbe minacciato il suo personale dipendente con un fucile.
Gli agenti giunti sul posto, hanno accertato che il gregge di pecore della donna l’ultima notte si era stanziato provvisoriamente in un terreno di proprietà di un uomo che giunto sul posto a bordo di un trattore aveva sfondato la recinzione sistemata per non far scappare gli animali, colpendo i capi di bestiame di proprietà della donna, provocandone la morte di alcuni e il ferimento di altri.
"Lo stesso agricoltore – continua la ricostruzione della polizia – poi si era ripresentato imbracciando un fucile e minacciando più volte gli uomini incaricati dalla donna di condurre il bestiame, dicendo loro di allontanarsi altrimenti li avrebbe ammazzati insieme alle pecore".
A quel punto gli agenti risalgono all’agricoltore e si recano alla sua azienda agricola per trovare, in un mobiletto di legno posto all’interno dell’autorimessa, un fucile e le munizioni utilizzato dallo stesso per minacciare gli invasori del proprio terreno.
Da accertamenti esperiti, il fucile risulta essere in carico ai fini di detenzione alla madre, la quale riferiva di non essere a conoscenza che il figlio avesse preso con se il fucile.
Il proprietario del terreno e la madre venivano deferiti in stato di libertà per i reati in oggetto a loro indicati minaccia aggravata, porto abusivo d’arma e esercizio arbitrario delle proprie ragioni
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