Busto Arsizio batte un colpo a Novara

La Unendo Yamamay si impone in tre set nell’anticipo del sabato e risale a un solo punto dalla Igor Gorgonzola: bella prova di carattere per la squadra di Parisi, che ritrova le migliori Arrighetti e Buijs

Si gioca nella serata dedicata alle donne, ma il regalo più bello se lo fa Carlo Parisi: nel giorno del suo cinquantaquattresimo compleanno, il coach della Unendo Yamamay assiste al successo delle sue ragazze sul campo della Igor Gorgonzola con un rotondo 3-0, impresa che allo Sporting Palace era riuscita soltanto a Conegliano alla seconda giornata. Risultato di importanza capitale perché permette a Busto Arsizio di risalire a un solo punto dalle novaresi e agganciarsi al volo all’ultimo treno per la vetta della classifica, ma anche perché a Novara si è vista una squadra psicologicamente rinfrancata, capace di sfruttare le (tante) occasioni concesse dalle avversarie e di lottare senza paura anche quando qualcuna delle interpreti, come Ortolani dal secondo set o Leonardi in ricezione nel primo, accusa un passaggio a vuoto. Nella metamorfosi bustocca brillano in particolare alcune giocatrici: non è un caso se a fine gara la prima ad abbracciare il coach è Anne Buijs, che dopo un primo set disastroso riesce a trovare in corsa il ritmo-partita, chiudendo con un ottimo 40% in attacco e 5 errori. Poi c’è Valentina Arrighetti, top scorer e MVP, tornata su livelli di assoluta eccellenza; c’è Francesca Marcon, tornata a dare equilibrio alla seconda linea; e c’è un po’ a sorpresa Ilaria Garzaro che, circostanza più unica che rara in questa stagione, sblocca la partita con un turno di battuta micidiale nell’unico momento di sofferenza (21-17 sotto nel secondo set).

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Certo, non è tutto oro quello che luccica: sul risultato ci sono enormi responsabilità di Novara, che gioca forse la sua peggior partita dall’avvento in panchina di Pedullà, commettendo una caterva di errori-punto (25). Al di là della scelta iniziale di schierare Vanzurova al posto di Murphy, a tradire il tecnico sono la scarsa lucidità di entrambi i palleggiatori, la serataccia dei centrali (5 su 21 in attacco) e quella di Lombardo, oltre all’atteggiamento: dopo la rimonta subita nel secondo set le padrone di casa non rientrano più in partita, mentre Busto non perde mai di vista l’obiettivo e gioca con serenità e determinazione quasi inedite. Il cammino è ancora lungo, ma la reazione c’è stata, e questo è un gran bel segnale.
Da segnalare a margine la mancata trasmissione dell’incontro in diretta tv per far posto alla Coppa Italia maschile: decisione che ci poteva anche stare, vista la rilevanza dei due eventi, ma che sicuramente la Rai avrebbe potuto gestire meglio in una data “particolare” come quella dell’8 marzo…

LA PARTITA – Discreta cornice di pubblico allo Sporting Palace con un settore interamente occupato da tifosi di Busto Arsizio. Per chi è rimasto a casa c’è una brutta sorpresa: contrariamente alle attese, la partita viene trasmessa in tv soltanto in differita, a causa del protrarsi della semifinale di Coppa Italia maschile. L’altra novità dell’ultim’ora è che nella Unendo Yamamay non va in panchina Lonneke Sloetjes: al suo posto c’è ancora Degradi. La formazione titolare scelta da Parisi vede il ritorno tra le titolari di Marcon al posto di Bianchini; Pedullà lascia fuori l’americana Murphy schierando dall’inizio Vanzurova nel ruolo di opposto, mentre al centro sceglie Casillo e Milos. E a tutte le giocatrici in campo, in occasione della festa della donna, viene consegnato un rametto di mimosa.
La Unendo Yamamay parte a spron battuto con tre punti di Serena Ortolani, a cui fanno però da contraltare due errori di Buijs (4-4). Dall’altra parte Kim passa spesso e volentieri dal centro, ma è proprio un attacco out di Casillo a propiziare il primo piccolo break della partita in favore di Busto: 9-11. A cavallo del time out tecnico le ospiti allungano grazie a due errori di Vanzurova (10-13) e poi con un pallonetto vincente di Ortolani che induce Pedullà a fermare il gioco sul 12-16. Sul 13-17 entra Murphy per Lombardo e proprio sul servizio dell’americana arriva la rimonta che porta Novara al meno 1 (17-18); Leonardi soffre in ricezione e Vanzurova sigla il sorpasso sul 20-19. Busto prova a ripassare avanti (20-22) ma il finale è in volata: sul 23-22 Vanzurova e Casillo con due errori regalano il primo set point a Busto, che lo sfrutta subito grazie a un muro di Arrighetti.

Nel secondo set c’è Tokarska al posto di Casillo, ma l’avvio è un confronto diretto tra i due numeri 11: Buijs prima va a segno due volte, poi si fa murare da Vanzurova e infine con un turno di battuta incisivo propizia il 4-6. Novara prova subito il doppio cambio con Mollers e Murphy e trova l’immediato pareggio; si procede senza strappi (10-9, 12-13) fino al turno di battuta di Rosso che, con la collaborazione di Murphy, infila un parziale di 5-0 per il 18-14. Ortolani sbaglia per il 20-15 e Parisi la sostituisce con Bianchini, ma a guidare la rimonta è Ilaria Garzaro: sulla sua battuta arriva un controbreak fatale di 0-7, con tre muri consecutivi di Arrighetti che valgono il 21-24. La Igor annulla il primo set point, ma sul secondo la centrale della nazionale è ancora micidiale e fa volare la Unendo Yamamay sullo 0-2.
Nel terzo set resta in campo Bianchini al posto di Ortolani, mentre Pedullà cambia ancora la diagonale palleggiatore-opposto dando fiducia a Kim e Murphy. Busto Arsizio contiene la sfuriata iniziale delle novaresi (5-3) e appena può si invola con il turno di servizio di Wolosz che propizia quattro errori consecutivi delle avversarie: 7-11. Entra Manfredini, che riesce ad accorciare le distanze (12-14), ma Arrighetti si conferma un fattore determinante con attacco e ace per il 13-17. Busto allunga senza problemi fino al 15-21, grazie anche all’inconsistenza delle avversarie; Arrighetti, grande protagonista della partita, chiude nel modo migliore con un attacco e un contrasto vincente per il 17-25.

LE INTERVISTE – Sempre prudente ma visibilmente soddisfatto, Carlo Parisi sottolinea subito l’importanza del successo allo Sporting Palace: “Ci voleva questo risultato, per la fiducia prima ancora che per la classifica. L’atteggiamento fa la differenza: oggi siamo stati sempre lucidi e presenti in campo, non abbiamo mai mollato anche quando eravamo sotto. Certo Novara ci ha messo del suo, ma voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, anche se conoscendo questa squadra quello che succederà in futuro è un mistero…”. Il coach biancorosso analizza poi la partita altalenante delle sue attacanti: “Buijs ci ha messo un set a trovare i suoi colpi, mentre Serena è calata: stiamo imparando insieme a lei a vivere questa esperienza nuova della maternità, che anche se non le crea più problemi fisici, può condizionarla dal punto di vista mentale”. Francesca Marcon ribadisce il concetto espresso dal suo allenatore: “La vittoria è importante soprattutto dal punto di vista del morale. Non abbiamo pensato alla classifica, siamo scese in campo tranquille e questo ci ha premiato anche nei momenti di difficoltà: non avere tanta pressione addosso ci ha fatto bene. Tecnicamente siamo migliorate soprattutto in battuta, limitando il numero degli errori, e poi abbiamo giocato bene a muro e in difesa”.

Alla gioia di Cisky fa da contraltare lo sconforto di Sara Paris: “Non abbiamo fatto neanche una cosa giusta, e soprattutto abbiamo sbagliato l’atteggiamento. Sentivo che non eravamo lucide e non riusciva niente: da quando è cambiato l’allenatore è la prima volta che ci succede”. La stanchezza dopo l’impegno infrasettimanale a Frosinone potrebbe aver influito? “Non voglio avere alibi, ci sta giocare tre partite in una settimana, altrimenti non faremmo questo lavoro”. Luciano Pedullà analizza così la sconfitta: “Abbiamo commesso una quantità enorme di errori nel primo set, poi la rimonta subita nel secondo ha fiaccato le nostre energie mentali e di fatto ha chiuso la partita. Il nostro problema è che, quando sentiamo di non poterci fidare della difesa, perdiamo la pazienza e cerchiamo di chiudere troppo velocemente in attacco. Non a caso, quando ci siamo trovati sotto nel punteggio non siamo mai riusciti a chiudere”.

Igor Gorgonzola Novara-Unendo Yamamay Busto Arsizio 0-3 (23-25, 22-25, 17-25)
Novara: Casillo, Paris (L), Rosso 18, Tokarska 2, Kim, Lombardo 4, Manfredini 1, Milos 5, Vanzurova 8, Alberti, Mollers 1, Murphy 8. All. Pedullà.
Busto A.: Ortolani11, Degradi ne, Garzaro 2, Bianchini 2, Michel ne, Leonardi (L), Marcon 3, Spirito, Buijs 15, Arrighetti 16, Wolosz 1, Petrucci. All. Parisi.
Arbitri: Marco Zavater e Stefano Cesare.
Note: Spettatori 3200. Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 9, attacco 32%, ricezione 64%-33%, muri 5, errori 25. Busto: battute vincenti 2, battute sbagliate 2, attacco 39%, ricezione 70%-43%, muri 7, errori 15.

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Pubblicato il 08 Marzo 2014
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