FaberLab: il futuro a portata di mano

Un’officina digitale dove l’incontro, la sperimentazione, il lavoro portano ad una nuova idea di manualità: perché il “fare” non si esaurisce nelle mani e non finisce nelle officine e nei laboratori. Si inaugura venerdì 21 marzo, alle ore 18 a Tradate (viale Europa 4/A), il FaberLab di Confartigianato Imprese Varese. E si prosegue il 22 e 23 – dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 19 – con il corso “Arduino beginners: a scuola di makers” tenuto da Mirco Piccin di Officine Arduino. Un’occasione – rivolta a imprese, studenti, cittadini, designer, architetti, maker, appassionati di tecnologia e open source – per conoscere da vicino il futuro, approcciare il “physical computing” e apprendere i concetti base del software Arduino.

Perché al FaberLab di Confartigianato Imprese Varese si progetta, si trasformano le idee in schizzi, si condividono e si usano le nuove tecnologie – macchine e attrezzi – per abbattere costi e tempi di progettazione e produzione dei prodotti. Stampanti e scanner 3D, laser cut, schede Arduino sono messi a disposizione di tutti coloro che hanno progetti da sviluppare. E di chi vuole conoscere e imparare con incontri, workshop, momenti di formazione sui tanti temi dell’innovazione: dalla tecnologia digitale al design, dalla comunicazione al marketing. FaberLab, infine, è anche uno spazio di coworking dotato di scrivanie, connessione wi-fi, stampanti.

Ne parliamo con Mirco Piccin, docente dei corsi Arduino. Un appassionato di tecnologie open source che – tra le tante cose – vi potrebbe dire come aprire le porte di casa senza chiavi. Con la scheda Arduino si può fare anche questo: «Costa pochissimo, è Made in Italy, ha le dimensioni di una carta di credito ed è come un piccolo computer – dice Mirco. Tutto quello che serve per assemblare la scheda è on line: tecnologia open source accessibile a tutti e che fa del fruitore anche il creatore di un qualcosa che si può sempre trasformare. Le regole, nell’open source, le fai tu perché sai ciò che ti serve o ciò che serve al cliente. Questi sono i vantaggi della scheda Arduino: prototipazione a bassi costi, rapidità, personalizzazione dei prodotti e condivisione delle tue esperienze con una vera community».

Perché ci si dovrebbe iscrivere al corso Arduino al FaberLab di Tradate?
«Innanzitutto, perché la scheda Arduino ha cambiato la vita a molte persone proprio per la possibilità di accedere a tecnologie innovative spendendo poco. Poi, è uno strumento che può fare del bene a noi e agli altri e le tecnologie open source sono un continuo stimolo alla collaborazione. Infine, ci sono io…».
Il progetto sviluppato con Arduino che ti è piaciuto di più?
«Sono veramente tanti. Però il progetto che più mi piace è lo stesso Arduino, perché con questo si possono fare mille cose diverse: creare giocattoli, studiare prodotti biomedicali, monitorare l’ambiente (temperatura, umidità, livello di inquinamento di una città), controllare l’azienda da remoto per spegnere le luci o le macchine quando sei lontano. Progetti importanti per uso abitativo o aziendale, anche con scopi sociali ed etici».

Tutto questo accade al FaberLab, luogo nel quale si vive la «terza rivoluzione industriale con nuovi stimoli. Con imprenditori che sono sempre alla ricerca di soluzioni diverse e di strumenti che possano facilitare il lavoro e il confronto. Insomma, la digitalizzazione è un marcia in più – dichiara Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese – . I nostri imprenditori ci hanno sempre detto che il “fare” è la somma delle proprie capacità; la consapevolezza nei propri mezzi adeguandoli alle richieste dei mercati e la conoscenza che diventa prodotto. È così che entreremo nel FaberLab: con l’orgoglio di “saper fare un mestiere». Perché questo è il “fare” come lo intendono gli imprenditori: una rivoluzione che si portano dentro, ogni giorno. FaberLab nasce perché Confartigianato Varese crede nelle imprese, nella loro capacità di innovare e costruire, nell’essere protagoniste anche del futuro. Con FaberLab vogliamo che tutte le imprese riescano nella sfida di coniugare la tradizione all’innovazione, utilizzando in modo appropriato – e con un approccio facile – le tecnologie digitali per migliorare i loro servizi e prodotti. E’ questo il futuro artigiano nel quale abbiamo sempre creduto».