Il Palermo si prende i punti, al Varese restano gli applausi
Rosanero vittoriosi 2-1 a Masnago nonostante un'ottima prova della squadra di Sottili, andata anche in vantaggio con Pavoletti. Biancorossi che possono recriminare per alcuni errori arbitrali
La capolista – Palermo – se ne va, nonostante un ottimo Varese che a Masnago perde 2-1 con rimonta rosanero ma chiude tra gli applausi perchè in tutta onestà la squadra di Sottili avrebbe meritato almeno un punto. A negare il giusto pareggio sono stati il portierone ospite Sorrentino che non potendo segnare il classico “gol dell’ex” ha compiuto due miracoli su Rea e Pavoletti evitando la rete del 2-2. E poi, qualche tirata d’orecchie va anche alla terna arbitrale: se l’espulsione dello stesso Rea è giusta (ha colpito Belotti con un pugno dopo un anticipo, invece, pulito), resta il rammarico di un rigore negato a Oduamadi a inizio ripresa e di una posizione dubbia di Daprelà in occasione del momentaneo 1-1 palermitano. Non a caso il signor Di Bello esce tra le proteste di un pubblico però davvero rinfrancato dalla prova del Varese.
Le difficoltà non sono mancate, e infatti i tre uomini alle spalle di uno strepitoso Pavoletti hanno faticato contro le barriere difensive rosanero (ottimo Pisano che ha depotenziato Odu), ma la volontà, la corsa e, perché no, la qualità messa in campo dall’undici di Sottili permette di uscire a testa altissima dal confronto e quindi di guardare avanti con una certa dose di serenità. Abbiamo citato Pavoletti non a caso: il bomber non è solo tornato a segnare dopo due mesi (ma era da dicembre che non insaccava su azione) ma ha anche messo in costante difficoltà i centrali sfiorando la marcatura in almeno altre due occasioni. Con lui molto bravo anche Blasi anche se il cartellino rosso per doppia ammonizione proprio allo scadere lo toglie dai giochi per il match di sabato prossimo a Castellammare di Stabia. Peccato, ma Sottili ha le giuste alternative e ora sa di poter contare su una squadra tornata a essere molto reattiva.
COLPO D’OCCHIO – Pubblico finalmente all’altezza a Masnago: sotto un bel sole primaverile sono circa 4mila gli spettatori per una delle gare più importanti della stagione, quella con il Palermo diretto da Iachini. Folta anche la rappresentanza dei tifosi ospiti in curva Sud.
CALCIO D’INIZIO – C’è solo una parziale sorpresa nel Varese che ospita il Palermo. Sottili tiene ancora fuori Zecchin e gli preferisce Caetano Calil, innestato nel ruolo che martedì fu del connazionale Neto. I rosanero di Iachini invece si presentano con due ex dal primo minuto, Sorrentino tra i pali e Pisano esterno destro di centrocampo in un modulo 3-5-2. In panchina invece Lazaar così come Verre che sembrava destinato a giocare: al posto di quest’ultimo c’è Vazquez.
IL PRIMO TEMPO – Quarantacinque minuti piacevoli quelli della prima parte di gara, con una rete per parte e qualche buona occasione qua e là, tra tanto agonismo e un po’ di tattica. Le prime azioni servono a scaldare l’ambiente: Calil cilecca clamorosamente in area (ma era fuorigioco), Vazquez mostra grande classe nel correre e dribblare per 40 metri, l’arbitro fa la prima cosa sbagliata ammonendo al 9′ Blasi per un fallo non cattivo.
Ci si affaccia così quasi al quarto d’ora e il Varese confeziona il vantaggio: corner dalla destra del fronte di attacco e difesa ospite che lascia libero Oduamadi di fare una sponda di testa. A centroarea c’è Pavoletti che aggancia bene, conclude sporco in mezza girata e sorprende l’incolpevole Sorrentino con un sinistro in diagonale: 1-0 (foto S. Raso).
La risposta ospite pare immediata, ma al 19′ Vazquez spara altissimo da dentro l’area un suggerimento nato da un cross di Dybala dalla destra. Il Varese non rinuncia ad attaccare; peccato per un Calil troppo impreciso nelle vesti di suggeritore, forse la mossa che meno ha convinto tra quelle di Sottili. Meglio invece Blasi in interdizione e Grillo in spinta: quest’ultimo va anche sul fondo per un traversone che per un soffio non giunge all’accorrente Corti, anticipato al momento di colpire. Il Palermo però non manca di cinismo al 31′: su azione nata di nuovo da destra tra Bolzoni e Pisano, la palla arriva in piena area. Bressan mette una pezza sulla deviazione di Daprelà ma sulla respinta è lesto Vazquez a mettere alle spalle del portiere. Nella circostanza però proprio Daprelà sarebbe in fuorigioco attivo, anche se a velocità normale non era facile da notare la sua posizione irregolare.
La partita non cala di tono: al 36′ Pavoletti scaglia una bordata da fuori area che solo per un tocco in extremis di Terzi finisce sopra la traversa. Dalla parte opposta Rea e Fiamozzi si addormentano, Bressan esce alla bersagliera su Lafferty ma il suo tentativo da posizione difficile è neutralizzato dallo stesso Rea.
LA RIPRESA – Al rientro dagli spogliatoi è un Varese subito volenteroso, con Fiamozzi cresciuto di tono che mette in area un traversone complicato su cui Munoz e Sorrentino finiscono per scontrarsi senza però rischiare la rete. Inoltre, poco dopo l’arbitro sorvola su una spinta di Pisano alle spalle di Odu che cade in area su un traversone dalla destra: il nigeriano probabilmente non sarebbe arrivato sulla sfera ma il fallo da rigore pare evidente. Iachini al 6′ cambia un Dybala non impressionante per Belotti che si rivelerà decisivo.
Dopo il quarto d’ora nasce il raddoppio siciliano: prima Grillo commette fallo su Pisano vicino alla bandierina, poi il Palermo ricava un corner su cui Belotti insacca di testa. Il giovane attaccante sfrutta al meglio forza fisica e palla da fermo, proprio le due situazioni temute da Sottili alla vigilia del match.
Il mister biancorosso inizia a modificare la squadra, non l’assetto: prima toglie Di Roberto e mette Zecchin, poi opta per la linea verde con Forte e Tremolada al posto di Odu e Calil. Prima di uscire però il nigeriano guadagna una punizione centrale attorno ai 35 metri: il Varese la sfrutta per mandare la palla in area, Munoz sbaglia il rinvio e Rea colpisce con prepotenza di testa a botta sicura. Sembra fatta ma Sorrentino compie un autentico miracolo salvando la propria porta tra l’incredulità del pubblico. Al 36′ nuovo capolavoro del portiere rosanero: Tremolada mette in moto Zecchin che pesca Pavoletti in area, la deviazione del bomber pare vincente e invece la palla toccata dal portiere sfila a lato e lascia tutti, di nuovo, a bocca aperta e asciutta. Tre minuti dopo tutto si complica perché Rea, dopo un intervento corretto su Belotti, sferra a quest’ultimo un pugno visto (pare) dal quarto uomo: scatta il rosso diretto che costringe il Varese a giocare in dieci l’ultimo scampolo di gara. Minuti in cui Ely diventa protagonista: prima salva in scivolata su un contropiede, poi va anche in rete di testa su cross del solito Fiamozzi. Il gol però non vale: è fuorigioco e stavolta la chiamata è corretta. E prima di finire c’è tempo per un fallo di Blasi che gli vale il secondo giallo, proprio mentre il Palermo può festeggiare: la capolista ha rischiato grosso, ma alla fine è il bel Varese a restare senza punti.
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