Johansson festeggia il suo primo “Trofeo Binda”
A Cittiglio bella vittoria della svedese che troppo spesso si è dovuta accontentare dei secondi posti. In uno sprint ristretto battute Armitstead e Almialiusik, sesta l'italiana Longo Borghini
«Se non dovesse farcela un’italiana, mi auguro che a vincere sia Emma Johansson, una campionessa che troppo spesso sfiora il successo senza ottenerlo». Mario Minervino, il patron del “Trofeo Binda” di ciclismo femminile ci ha visto giusto alla vigilia: il suo pronostico è diventato realtà nel pomeriggio di domenica 30 marzo a Cittiglio dove la forte atleta svedese ha conquistato per la prima volta la corsa, unico appuntamento italiano della Coppa del Mondo “rosa”. Johansson, 30 anni, tesserata per il team femminile dell’australiana Orica GreenEdge (che ha la sua base europea proprio nel Varesotto), si è imposta al termine di una gara appassionate e baciata da un bel sole di primavera, una specie di “risarcimento” visto che nel 2013 il maltempo la fece da padrone.
Sul traguardo di via Valcuvia Johansson ha battuto in uno sprint ristretto alcune delle altre principali favorite: sul podio sono infatti finite la britannica Elizabeth Armitstead (Boels) e la bielorussa Alena Almialiusik (Astana-Be Pink). Poi, dopo Van der Breggen e Ferrand-Prévot, è stata la volta della campionessa uscente Elisa Longo Borghini: l’ossolana si è confermata la migliore delle italiane chiudendo al sesto posto, anche perché in uno sprint così qualificato non poteva ambire al successo, non essendo specialista delle volate. Il “Binda” 2014 si è risolto quando il gruppetto di otto atlete poi giunto al traguardo, ha dato vita a un’azione di forza sull’ultimo passaggio a Orino, cima della salita che le atlete hanno dovuto percorrere più volte. Proprio Johansson è transitata in testa sul Gpm decisivo, spezzando così un gruppo già ridotto a poche decine di unità.
Peccato che nel plotoncino di fuggitive non sia riuscita a entrare anche Giorgia Bronzini: l’azzurra, già due volte campionessa del mondo, avrebbe avuto le carte giuste per lo sprint finale e invece si è dovuta accontentare di regolare la volata per il nono posto, a 49” dalla vincitrice.
Con la vittoria ottenuta a Cittiglio, Johansson fa un passo avanti nella classifica di Coppa del Mondo, anche se il secondo posto di Armitstead consente alla britannica di rimanere in testa alla graduatoria. In attesa, ahiloro, del ritorno alle corse su strada della “cannibale” Marianne Vos, che oggi non era sulle strade della Valcuvia. Ma come si suol dire, le assenti hanno sempre torto e Johansson si è presa il podio del “Binda” con pieno merito.
ARCOBALENO JUNIORES – In mattinata il Trofeo Binda è stato preceduto dalla corsa internazionale dedicata alla categoria juniores femminile, appuntamento di prestigio visto che raramente queste ragazze hanno l’occasione di gareggiare all’estero. E l’ordine di arrivo ha confermato l’importanza del Trofeo “Da Moreno”: la vittoria è infatti andata alla danese Amalie Dideriksen, che è la campionessa del mondo in carica della categoria giovanile. Come per la corsa maggiore, podio tutto straniero: dietro Dideriksen si sono infatti piazzate le francesi Richioud e Lamboley, rispettivamente a 12” e 22”. Quarta e prima delle italiane Maria Vittoria Sperotto del Gs Gauss.
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