La Cimberio “espugna” Masnago nella sera in cui sparisce Clark

Il play assente a sorpresa, la società non dice perché: l'addio pare certo. In campo i biancorossi iniziano male ma si scatenano dopo l'intervallo. Polonara protagonista, bene anche i pivot

Dopo tre mesi di bocconi amari, la Cimberio torna a vincere a Masnago in una partita tinta di giallo. Non per il risultato o per l’andamento della partita, lineari e indiscutibili (84-73 il risultato), bensì per l’assenza improvvisa di Keydren Clark: il play americano non era a referto e nemmeno al palazzetto e stando all’unica versione ufficiale – quella di Bizzozi in sala stampa – nessuno conosce il motivo. Ovviamente non è così, anche se nel dopo gara la società non fornisce spiegazioni al di là di un “sovietico” «è ammalato» proferito da Stefano Coppa, versione alla quale non crede neppure lui. In soldoni, Clark è sull’orlo dell’addio e il club sta cercando di transarne il contratto un po’ per risparmiare, un po’ per mettere alla prova De Nicolao da titolare (bravo questa sera in regia), un po’ per via di un rendimento troppo spesso irritante dell’ex veneziano. Nelle prossime ore il giallo sarà definito meglio, ma a questo punto è improbabile che KeeKee torni a vestire il biancorosso.
Tornando alla partita, i 4.500 di Masnago hanno potuto assistere a una recita capovolta rispetto al film horror visto con Montegranaro: partenza brutta da morire, con Pistoia capace di andare a doppia velocità rispetto alla Cimberio, ma inerzia ribaltata dopo l’intervallo. Dal 15′ in avanti infatti si è vista un’altra Varese, più attenta a rimbalzo, dura in difesa e ficcante in attacco: ne è uscita una rimonta notevole che ha avuto la sola macchia di non aver ribaltato di un soffio il -13 della gara di andata. Pazienza; più importante aver ritrovato garanzie dagli italiani (Polonara protagonista con 21 punti, 16 nel terzo periodo) e dai due pivot Johnson e Scekic, che hanno depotenziato il temutissimo JaJuan Johnson di Pistoia. Con i due punti guadagnati a Masnago, la Cimberio torna così a sgomitare appena al di sotto della “riga” che delimita l’accesso ai playoff, anche se alcuni risultati le sono sfavorevoli. Intanto però è definitivamente tramontato il rischio retrocessione e, al contrario, si respira un’aria più serena nonostante all’orizzonte ci sia il derby del “Pianella” contro Cantù di sabato prossimo (20,30), difficile come pochi. Intanto telefoniamo ai Ghostbusters, magari trovano Clark.

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Cimberio – Tesi Group 84-73 4 di 22

COLPO D’OCCHIO – Davvero calda l’accoglienza che tutto il palasport riserva a Gek Galanda, rooster della Stella e capitano negli scorsi anni. Tutti in piedi ad applaudire, bentornato sullo striscione della curva e qualche brivido a ripensare a certe sue giocate a partire dal magico ’99. Per il resto ancora buona affluenza, con la particolarità di un gruppo di tifosi provenienti da Firenze e Perugia, nel pomeriggio accompagnati dall’addetto stampa Minazzi alla sala dei trofei di villa Recalcati.

PALLA A DUE – Non c’è Keydren Clark sul referto di gara e nessuno sa – o meglio, nessuno spiega – dove sia. Poco male, dal punto di vista agonistico (sulla gestione societaria “vecchio URSS” ci siamo già espressi…) perché in campo ci va un De Nicolao bello carico. Moretti inizia la partita con i 5 americani, tenendo fuori dalla mischia il protagonista indiscusso del pre-partita, Gek Galanda. Per lui si alzano in 4000 e l’ex Rooster a un certo punto chiede di smetterla con gli applausi «perché mi stavo commuovendo troppo» scherza nel dopo partita.

LA PARTITA –
L’avvio di gara va di traverso ai sostenitori biancorossi: Pistoia corre il doppio, salta il doppio e a un certo punto ha anche il doppio dei punti segnati, all’inizio del secondo periodo. Il primo si chiude sul 13-21 e di quei minuti si ricordano solo un paio di schiacciate selvagge degli ospiti e due palle perse di Ere da pallacanestro amatoriale.  Toccato il fondo però si può sempre risalire: è ciò che accade dalla metà del secondo periodo, quando Scekic blinda la difesa e Sakota trova sei punti in fila che permettono di limitare i danni al -9 (34-43) della pausa lunga.
Dopo l’intervallo sboccia un’altra squadra: a trascinarla è Polonara che dopo un faccia a faccia poco cortese con Daniel si scatena segnando da ogni parte. Il suo bottino nei 10′ dice 16 punti e al suo traino si agganciano i compagni con Banks, De Nicolao e perfino Ere, altrimenti ancora in difficoltà. Il sorpasso arriva al 26′ con il 49-47 segnato dall’arco (firma Achille, of course) e da lì in poi Varese non cederà il comando allungando subito il divario (65-57 al 30′).

IL FINALE – L’ondata biancorossa prosegue a inizio ultimo periodo nonostante Gibson provi una reazione. La Cimberio – tripla De Nicolao, schiacciata spettacolare di Rush – valica anche la doppia cifra di vantaggio, salvo poi accusare un passaggio a vuoto in concomitanza del rientro di Linton Johnson, fuori per qualche minuto per un problema fisico. La Tesi Group ritrova qualche lampo a rimbalzo di Daniel e riesce a risalire sino al -4 (74-70) ma stavolta la Cimberio mette in campo la giusta pazienza: torna ad attaccare con intelligenza (anche lucrando liberi importanti) e stringe le maglie in difesa mettendo i due punti in cassaforte con un paio di minuti in anticipo. Ci sarebbe anche il tempo di girare la differenza canestri, ma Polonara si fa ingolosire da una tripla, fallendola: peccato, speriamo che questo punticino rimasto in sospeso non conti più di tanto a fine stagione.

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Pubblicato il 23 Marzo 2014
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