Le visioni aeree delle piazze d’Italia di Giorgio Pomella

Il tema dell'edizione 2014 di Filosofarti è Agorà: la mostra allestita da Vivere Crenna interpreta il tema rifacendosi alla dimensione più immediata e fisica della piazza, attraverso gli acquarelli dell'illustratore del Touring Club

Il fascino dell’architettura medievale della piazza di Castell’Arquato affacciata sulle colline e la solennità di una piazza barocca a Lecce. Sono solo due delle piazze che compaiono nei raffinati acquarelli che Giorgio Pomella ha creato per il Touring Club e che in questi giorni sono esposti nella bella sala di Villa Delfina, a Crenna di Gallarate, per l’iniziativa di Vivere Crenna inserita nel programma di Filosofarti 2014. L’agorà, la piazza, è il tema intorno a cui ruota l’edizione di quest’anno di Filosofarti, interpretata da ogni punto di vista, dalla filosofia alla sociologia, persino a tavola. Ma la piazza è prima di tutto anche luogo fisico nato dall’intervento dell’uomo e la mostra di Vivere Crenna restituisce in pieno centralità proprio questa dimensione: «Ho illustrato e presentato qui 22 piazze, a cui se ne aggiungono altre 4 comparse sulle Guide Verdi del Touring Club», spiega Pomella (a destra nella foto), disegnatore e artista nato nella boscosa e silente valle del Tanaro e cresciuto professionalmente all’ombra della Madonnina di Milano. A stupire, nelle sue opere, è il livello di dettaglio restituito in tavole di piccole dimensioni: i disegni con viste "aeree" che compaiono sulle guide non sono infatti riduzioni di grandi tavole, ma riproduzioni di originali che impressionano per il dettaglio raggiunto. «Uso sei piani diversi per avere sott’occhio l’intera immagine nella sua completezza, il che consente di controllare al meglio sia la colorazione sia la profondità, passando dai colori saturi dei primi piani a colori più tenui». La piazza è restituita così come centro della città, aperta alla complessità del tessuto circostante, a volte stratificato dagli interventi nei secoli, a volte impostato dal disegno di un’urbanista, specie nelle grandi fasi otto-novecentesche che rivoluzionarono in molti casi spazi più intimi: com’era piazza Duomo a Milano, com’era fino agli anni Dieci a Gallarate, con la piccola piazza della Collegiata e la retrostante piazza di san Pietro.
Tornando alla mostra (aperta fino a domenica 16 marzo alle 19), l‘apprezzerà meglio chi – senza timore – si accosterà alle opere con una lente di ingrandimento, per cogliere in pieno la ricchezza dei dettagli. Stupirà anche scoprire che tutte le opere di Pomella sono disegnate rigorosamente a mano, anche nel tracciare le linee che definiscono per prime le architetture.

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Le piazze d’Italia negli acquarelli di Giorgio Pomella 4 di 7
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Pubblicato il 15 Marzo 2014
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