Maroni e Fontana firmano il protocollo di Piazza Repubblica

Maroni a Varese firma un protocollo d’intesa per la sistemazione di piazza Repubblica. Nella bozza provvisoria, non diffusa, si legge che il nuovo teatro costerà 28 milioni di euro; che la Regione si impegnerà a erogare 15 milioni di euro, il Comune 2 milioni, la Provincia 1 milione. Il resto della cifra dovrà essere coperta da privati. Il documento non eroga i soldi, ma stabilisce i ruoli. «Il compito della Regione è quello di trovare i soldi» afferma Maroni. Nel prossimo bilancio, il presidente ha chiesto che vi siano i 15 milioni per Varese. Intanto, il protocollo di intesa, per il governatore «è un grande passo avanti», che segue l’accordo di programma. L’ex ministro dell’interno ha espresso la sua idea sui tempi e fatto una previsione: entro il 31 luglio il comune dovrebbe redigere un masterplan con tutti gli interventi per la piazza. Entro dicembre si attende la pubblicazione del bando per una gara internazionale. Per il sindaco Fontana «il cantiere si aprirà entro la fine del 2015».
Il protocollo è stato firmato oggi tra il presidente della giunta regionale Roberto Maroni, il sindaco Attilio Fontana, e il commissario della Provincia Dario Galli. La piazza ne dovrebbe uscire molto cambiata. Secondo Maroni sarà spostata la caserma della polizia locale dove oggi sorge in teatro Apollonio. Nella bozza si prevede anche la nuova biblioteca al posto delle caserma, mentre i locali che oggi sono occupati dall’università dell’Insubria potrebbero andare all’Asl. «E’ il progetto più importante che la città attende da 40 anni – osserva il sindaco – la soprintendenza ha detto chiaramente che il teatro si può costruire all’interno della caserma, a breve avremo anche un intervento per risolvere i problemi di staticità, mentre l’ingresso sarà dove oggi c’è la parete pericolante su via Spinelli. Le risorse che metteremo a disposizione non sono quelle totali – ha aggiunto il sindaco – ma senza questi stanziamenti non si sarebbe potuto fare nulla. Quanto ai privati, invece, abbiamo avuto manifestazioni di interesse che ci fanno ritenere che l’intervento sia sostenibile».

Maroni ha confermato: «La Soprintendenza ha dichiarato la caserma di interesse semplice e non di interesse particolare, per questo si è aperta la strada al recupero conservativo. Si può fare senza bisogno di tenere in piedi tutto. Il protocollo stabilisce i compiti e le cifre, la Regione deve solo trovare i soldi, mentre la Provincia dovrà aiutarci a mettere a disposizione le sue aree su piazza Repubblica». Maroni ha poi sottolineato che se il presidente Renzi abolisse il patto di stabilità il comune di Varese avrebbe diversi milioni di euro da investire.
Sulla firma di oggi interviene il Pd cittadino: «La recente lettera della Sovrintendenza ha bocciato il progetto per il nuovo teatro e ne ha chiesto un altro che rispettasse l’identità storica dell’edificio nell’ambito della riqualificazione complessiva del comparto.
Di conseguenza, è saltata la firma del tanto propagandato accordo di programma. Oggi,
infatti, è stato firmato solamente un atto che non fa altro che ribadire un impegno già preso
due mesi fa».