Varese, mille emozioni, quattro gol e tre punti d’oro

I biancorossi vincono 4-3 a Reggio Calabria dopo essere stati sotto di due reti. Decide Oduamadi (doppietta) in pieno recupero, dopo il momentaneo pareggio amaranto. Anche Bjelanovic e Calil in rete

Di tutto, di più: uno slogan sempreverde che calza a pennello per la pazzesca partita del "Granillo" che ha consegnato tre punti fondamentali al Varese in chiave salvezza. I biancorossi cadono, rimontano, si riscattano, si disperano e alla fine fanno festa grande per una vittoria esterna 4-3 che lascia con il batticuore i tifosi che hanno seguito l’andamento della gara.
L’eroe "definitivo" è Nnamdi Oduamadi autore di una doppietta che comprende il contropiede al 48′ della ripresa concluso con il tocco morbido che ha sancito la rete decisiva.
Davvero incredibile quanto accaduto sullo Stretto dove il Varese, piaccia o no, ha disegnato l’impresa più bella di questa stagione anche al netto di una Reggina che appena ha fiutato il pericolo di essere rimontata è crollata malamente, anche per via dell’espulsione di uno sciagurato Barillà. Serviva una grande stima in se stessi ai biancorossi per capovolgere una partita che pareva segnata all’intervallo, con due reti di vantaggio per i padroni di casa nonostante un discreto primo tempo di Corti e compagni pur non esenti da errori. Gautieri si è giocato la carta Calil da inizio ripresa e questa volta ha avuto ragione: il brasiliano è parso rigenerato, ha portato alla causa un assist e un gran gol oltre a ridare vitalità a un centrocampo "affossato" da un Damonte fuori partita. E la squadra del presidente Laurenza ha anche superato la perdita di Zecchin, infortunatosi nel cuore del secondo tempo, cosa che ha costretto a spendere presto la seconda sostituzione (dentro Tremolada) che forse ha impedito l’inserimento di Neto che tutti si attendevano. Ma alla fine, crediamo, anche il capitano sarà felice di come è andata perché il Varese si è mostrato durissimo a morire e ha saputo rimediare anche alla disattenzione grave che era costata, come contro il Novara, una rete dolorosa in pieno recupero. Stavolta Odu ci ha messo una pezza e per quanto si è visto in campo ha consegnato tre punti meritati alla classifica biancorossa, non ancora florida ma sicuramente più rassicurante di ieri.

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Reggina – Varese 3 – 4 4 di 16

COLPO D’OCCHIO – La sfuriata del tecnico di casa Gagliardi alla vigilia ha sferzato l’ambiente della Reggina e coalizzato i tifosi amaranto che hanno espresso vicinanza al proprio allenatore. Al "Granillo", stadio che ha visto tanta Serie A non molto tempo fa, le tribune presentano però larghi vuoti. Nel settore ospiti (foto Wephoto) non manca una rappresentanza di tifosi biancorossi che hanno raggiunto lo Stretto nei modi più disparati, camper compreso, e sono stati ripagati dello sforzo dal risultato finale.

CALCIO D’INIZIO – Gautieri conferma le attese della vigilia, e piazza cioé Bjelanovic al centro dell’attacco per sostituire Pavoletti, squalificato. Laverone è di nuovo preferito a Fiamozzi mentre Grillo ritrova il suo posto da terzino sinistro. Nel centrocampo a tre Zecchin va a fare l’esterno sinistro e lascia Damonte al centro. La Reggina di Gagliardi e Zanin si schiera con i rapidi Maicon e Dumitru ai lati dell’esperto Di Michele; a centrocampo c’è Sbaffo che non era previsto alla vigilia: mossa azzeccata perché vincerà i duelli con Damonte.

IL PRIMO TEMPO – Un capolavoro di Dimitru apre le danze dopo appena sette minuti: l’attaccante prelevato dal Cittadella rovina subito i piani del Varese con un’azione che nasce da un anticipo a Laverone e Rea e si conclude con un fantastico destro a rientrare sotto la traversa di Bressan (foto a lato). Il Varese ci mette qualche minuto a scuotersi e si affida soprattutto a Di Roberto che sembra il più carico dei suoi. L’ala scappa fa ammattire Barillà, offre a Corti una palla calciata fuori dal mediano, guadagna due punizioni dal limite (entrambe finite alte, una la batte lui una Zecchin) ma ha il torto di fallire un gol già fatto dal cuore dell’area al 21′. La Reggina si affida soprattutto alla rapidità del suo tridente, in cui Di Michele ama sterzare verso sinistra e far partire traversoni insidiosi verso il centro dell’area. Su un’azione simile, ispirata però da Barillà, è clamoroso l’errore di Maicon al 41′ con l’attaccante che sbaglia da pochi passi facendo il paio con il gol divorato in precedenza dal Varese. Ma proprio allo scadere la Reggina passa ancora grazie a una punizione conquistata da Sbaffo in dribbling, all’ennesima azione in cui Damonte (ammonito nella circostanza) si è fatto saltare. A segnare il 2-0 è Di Michele che calcia di destro un tiro velenoso, su cui Bressan non è esente da colpe. 

LA RIPRESA – Tutti si aspettano Neto, anche per via di un impalpabile primo tempo di Bjelanovic, e invece la mossa di Gautieri si chiama Calil, inserito al posto di Damonte in modo da rimandare Zecchin in regia. L’ex Crotone appare subito vivace, prova un paio di tiri da fuori ma il punteggio non si sblocca. Almeno fino al 18′ quando il Varese sfrutta uno dei punti deboli della Reggina, i calci da fermo: Di Roberto batte bene una punizione da destra e Bjelanovic – proprio lui – sale in cielo per incornare il 2-1 alle spalle di Pigliacelli (foto).
Poco prima due cose da sottolineare: un infortunio a Zecchin colpito al volto da una gomitata di Dall’Oglio (al suo posto c’è Tremolada) e un recupero prodigioso di Corti, capace di rimontare in corsa Di Michele arrivato a tu per tu con Bressan.
La rete del croato rinfranca, comunque, gli ospiti che continuano a premere a costo di rischiare di subire il contropiede. Su uno di questi Barillà, già ammonito, fa la frittata commettendo un fallo evitabile su Bressan: secondo giallo e amaranto in dieci. Il pareggio matura così alla mezz’ora; è Calil ad andare sul fondo a sinistra e a offrire un pallone morbido al limite dell’area piccola che Odu mette in rete di testa: 2-2.
Il brasiliano
sente di essere in giornata, chiama Pigliacelli all’intervento (il portiere si ripeterà al 36′ anche su Di Roberto) e al 41′ infila la rete del 2-3 raccogliendo un pallone al limite e scaricandolo in porta con un gran destro. Gagliardi si gioca tutto, toglie un Di Michele senza più forze per inserire Fischnaller e azzecca la mossa a differenza di Gautieri che toglie Rea per Ricci. Proprio quest’ultimo infatti sbaglia un rinvio al 45′ e mette in condizioni l’attaccante altoatesino di segnare il 3-3.
Pare l’ennesima partita gettata al vento per il Varese ma non è così, perché su un contrasto a metà campo Oduamadi si beve Adejo e trova il corridoio per puntare l’area; il nigeriano aggira l’intervento di un difensore e punisce l’uscita disperata di Pigliacelli con il tocco che manda in paradiso i tifosi del Varese. Finisce 3-4 e ora la classifica torna a sorridere.

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Pubblicato il 01 Marzo 2014
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