Vuoi far fiorire la tua azienda? Investi nei semi

In meno di due mesi nel piccolo paese della Valcuvia inaugurano due negozi che vendono semi e si occupano di giardinaggio. Un azzardo commerciale? No due storie stranissime, tutte da raccontare

E’ perlomeno curioso che un paese che ha sì e no 800 abitanti, inerpicato sulle montagne dell’alto varesotto, veda in un mese l’apertura di ben due negozi. Ancora più curioso però che i due negozi in questione si occupino non tanto di pane o giornali, bensì di sementi e accessori per la coltivazione delle piante.  Succede ad Orino, ed è una di quelle cose che incuriosisce e fa sorgere una ridda di domande. E’ presagio di una nuova moda? Un altro segnale del ritorno al fai da te? Un azzardo commerciale iperlocale? Una sfida al mondo? In realtà, sono due storie distinte, vicine – che una congiunzione astrale ha fatto partire contemporaneamente – e proiettate sul mondo ma entrambe emblematiche e da raccontare. 

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Marco Moscatelli e Semi mattiIl primo dei due negozi inaugura oggi, sabato 22 marzo,  si chiama “Semi Matti” e si rivolge, ambiziosamente,  «Al futuro – spiega Marco Moscatelli, 38 anni, laureato in agraria, milanese trapiantato ad Orino, titolare da dieci anni di una agenzia pubblicitaria e inventore del marchio “Val di Matt” – Perchè nel negozio venderò sistemi di coltivazione privata e industriale, indoor e outdoor, e per coltivazioni intensive. Un settore per cui penso ci sarà un’espansione nei prossimi tempi». Nel negozio, in bella mostra ci sono fertilizzanti e colture biologiche, “booster” per foglie e fiori, lampade per la coltivazione indoor, delle specie di sassi che assorbono l’acqua e permettono una coltivazione ottimale delle piante senza i “rischi” della terra in vaso, e persino una “grow box”: sorta di cabina-armadio dove riprodurre le condizioni di luce e di ventilazione ideali per le piante più delicate.

In un angolo del negozio che fu la panetteria di Orino, però, al riparo da curiosità morbose e occhi – soprattutto minorenni – indiscreti, c’è anche un altro prodotto in vendita, che ha migliaia di appassionati in tutto il mondo: semi femminizzati da collezione, prevalentemente di canapa indiana, che hanno un grande commercio tra gli appassionati di tutta Europa; commercio perfettamente legale, purché non li si coltivi e li si acquisti per puro scopo collezionistico e ornamentale, e purché sia rivolto a maggiorenni. Di semi da collezione ce n’è oltre 1400, di 20 marchi diversi e di costi diversissimi tra loro. E saranno, con tutta probabilità, protagonisti della vendita on line a cui il negozio si sta già preparando, www.semimatti.it.

Sergio BassettiE’ un milanese di ritorno anche Sergio Bassetti, che dalla grande città è stato portato ad Orino dai suoi genitori all’età di un anno, quando hanno comprato lì una casa. Prima ci è venuto nei weekend e poi, dall’età di 12 anni, stabilmente. Il suo negozio di semi ha aperto ai primi di febbraio vicino alla piazza principale: quella che sembra però una idea bizzarra ed azzardata – aprire in un paese di 800 anime che non ha più né panetteria né edicola, e il pane e i piccoli alimentari si possono trovare solo nell’unico negozio esistente ancora aperto cioè la macelleria, un negozio di bustine di semi – E’ in realtà frutto di un ben solido business: «Io vendo semi da 10 anni online – spiega Sergio – quando ho cominciato, eravamo in 2 in Italia. Per un po’ è stata una attività marginale e la parte logistica la sbrigavo a casa. Pian piano però gli ordini sono aumentati e ho avuto bisogno di avere un posto che mi facesse da magazzino, un po’ più grande e dedicato».  Sergio ha così cercato insieme alla socia, Milena Bolognesi, un posto più adatto a svolgere quella attività: e il migliore si è rivelato un negozio non più in funzione proprio nel centro di Orino, che era di sua proprietà. «All’inizio pensavamo semplicemente di usarne i locali ad uso ufficio e magazzino: ma poi, visto che in fondo c’era una vetrina e la porta si affacciava verso la strada, ci è sembrato simpatico aprirlo anche alla vendita».

Semilandia
è aperto a Orino dal primo febbraio, ed è quindi, oltre a un negozio di sementi, piante e articoli di giardinaggio, la sede logistica di Semilandia.it: da qui partono ogni giorno in tutto il mondo i pacchi ordinati su internet. «I clienti più lontani sono dei giapponesi che si sono comprati 200 bustine di fragole rampicanti: per come si riproducono velcemente, temo che adesso il Giappone sia pieno delle nostre fragole – scherza Sergio – Comunque abbiamo avuto anche richieste da Stati Uniti e Australia, ma in quest’ultimo caso abbiamo dovuto rinunciare: sono molto rigidi nell’autorizzare l’ingresso di semi non autoctoni. In Ue spediamo invece tranquillamente: serviamo quasi tutta l’Europa geografica. Anche se la maggior parte del lavoro è in Italia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2014
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