Agevolazione fiscale alle province di confine, manca il numero legale in Parlamento

C’è il sì ma manca il numero legale: beffa per la mozione stesa dal senatore Candiani sulla fiscalità agevolata nelle aree di confine: “M5S e maggioranza irresponsabili, tutelano tutti tranne la propria gente”

«L’irresponsabilità della maggioranza e la superficialità del M5S ha stoppato l’approvazione di una mozione che avrebbe permesso un sostegno concreto ai territori confinanti con la Svizzera, questo dopo che faticosamente si era riusciti a trovare il sostegno trasversale tra i partiti». Il rammarico del senatore Stefano Candiani dopo quanto vissuto in Aula. Nel documento voluto dall’onorevole di Tradate era stata fatta la sintesi di quanto discusso al Tavolo sulla competitività della Camera di Commercio di Varese. 
«Iniziamente  – spiega Candiani – aveva avuto disco verde se non che i grillini “per una mera speculazione politica hanno chiesto la verifica del numero legale facendo naufragare il provvedimento per le numerose assenze tra le fila della maggioranza e di Forza Italia, nonché ovviamente dei Cinque Stelle. Si è visto chiaramente chi è in Senato per difendere gli interessi del territorio che lo ha eletto e chi invece ha preferito voltare le spalle ai cittadini delle province di confine».

«Giochini politici, superficialità e irresponsabilità – conclude il senatore Candiani – hanno bloccato una mozione che poteva fare la differenza per lo sviluppo delle nostre province e in particolare per il sostegno delle aziende che a fatica stanno combattendo contro la crisi. La mozione, lo ricordiamo, impegna il governo ad attuare un sistema fiscale di compensazione e competitività, per i territori della Lombardia e del Verbano-Cusio-Ossola di confine con la Svizzera, introducendo norme atte a stabilire uno speciale regime fiscale e amministrativo mitigato e semplificato per le attività economiche, al fine di compensare il divario competitivo esistente».
Il documento, poi, sottolinea come «le aree delle province di Varese, Como, Sondrio e Verbano-Cusio-Ossola di confine con la Svizzera rappresentano ad un tempo situazioni di difficoltà competitiva rispetto ai confinanti territori svizzeri e realtà estremamente importanti quanto a capacità di traino dell’intero sistema economico del Paese; la crisi economica italiana porta un crescente numero di attività economiche, non solo frontaliere, a varcare la frontiera in cerca di lavoro, e a trasferire la propria attività oltre confine, beneficiando di sistemi fiscali a minor carico, con costo del lavoro più basso e quindi recuperata competitività».

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Pubblicato il 04 Aprile 2014
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