Andrea da Tradate: “The Voice visto da me”

Prima è stato scelto da Noemi durante le "blind audition", poi ha passato con successo – proprio questa settimana –  la seconda fase delle "battles", dove due concorrenti dello stesso team si sfidano a colpi di intepretazione per passare il turno. Ora al castiglionese-tradatese Andrea Manchiero manca solo una fase, quella del Knockout, per arrivare alla parte più succosa di The Voice, il talent musicale di Rai 2 cui partecipa: il live show, al termine del quale si conoscerà il nome del vincitore. 

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Torneremo quindi a tifare per lui fra due mercoledì, quando comincerà la fase dei knockout: intanto, abbiamo provato a raggiungerlo per chiedergli qualche impressione sul fortunato talent, mentre mancano due puntate al prossimo verdetto.

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Hai già fatto passi importanti come vincere Castrocaro, e sfiorare Sanremo. Ora che hai superato la seconda fase di The Voice, come la valuti? che differenze ci trovi, e quale speranze nutri?
«Sto vivendo un periodo veramente fantastico grazie a questa esperienza.  The Voice lo trovo un programma fatto su misura per chi come me vuole vivere di musica per diversi motivi: quello piu importante e’ quello di lasciare la Musica sempre al centro di tutto. Lo testimonia il fatto di avere una band di supporto preparatissima formata da fuoriclasse e dal fatto che noi musicisti possiamo suonare il nostro strumento nelle canzoni che ci vengono affidate. Questo e’ ciò che più mi piace di questo programma ed è il motivo per il quale ho deciso di partecipare alle sue selezioni.
Con Castrocaro c’è in comune il desiderio mio di poter un giorno arrivare a piu gente possibile con la mia musica! E’ sempre stato così: lo era a 15 anni, lo era a Castrocaro, ed e’ lo stesso oggi se non di più. Quello che è diverso è che oggi sono piu maturo.. mi sento piu pronto per questo tipo di esperienza»

Alle blind hai detto di essere di Castiglione Olona, ma tutti ti ricordano come tradatese: qual è la versione "ufficiale"? 
«Premetto che io sono nato a Sondrio, e non c’e’ città a cui mi senta più vicino che a quella dove sono nato e dove sono cresciuto: è grazie a quell’aria sana e genuina che ancora oggi so bene chi sono e cosa voglio dalla vita.. Per quanto riguarda Tradate ci ho vissuto 25 anni e ho un’attività li oltre agli amici che mi hanno sempre sostenuto venendo a fare casino ovunque suonassi.. e quindi non posso che dire che Tradate sia sicuramente una citta’ dove ho vissuto gran parte della mia vita.. anche se poi adesso si lamenteranno quelli di Abbiate in quanto io in realta’ abitavo ad Abbiate. Castiglione Olona invece è dove vivo adesso da quasi 3 anni, ed è una cittadina che mi piace molto: mi piace perche’ e’ immersa nel verde e nella tranquillità di cui ho bisogno per ripartire ogni volta che poi vado in mezzo al casino! Comunque che non si offenda nesssuno.. per me le persone sono prima di tutto persone, indipendentemente dalla loro provenienza!»

Qual è l’aneddoto più bello che ci puoi raccontare di questa esperienza, fino a qui?
Le cose piu belle nella mia vita sono da sempre quelle che arrivano all’improvviso, quelle che succedono quando non te lo aspetti. E così l’altra mattina, quando mi recavo al negozio a piedi dopo aver preso il caffè,  sento alle mie spalle le voci di tre signore che avranno avuto una settantina di anni, che con la tenerezza che solo loro hanno mi hanno sussurato mentre ero di spalle: "L’abbiamo vista a X factor.. e’ stato bravissimo.. e lo sa, noi voteremo per lei" (Andrea Manchiero concorre per The Voice, programma concorrente, e fino ad ora non c’è stato alcun voto da casa, ndr). E’ stato un momento che mi ha fatto sorridere oltre che un infinito piacere. Ed e’ stato bello perche’ arrivava da persone che non conoscevo, che avrebbero potuto anche non dirmi niente.. e invece no, lo hanno detto perche’ se lo sentivano: non c’e’ cosa piu bella che le persone quando sono spontanee! ma di cose come queste potrei continuare per ore».

Quando invece nella tua carriera hai detto "non ce la posso fare"?
«Non ho mai detto non ce la posso fare.. "mi sono sempre detto ce la fai". Se non credi tu in te stesso non lo fara’ nessuno per te: non e’ essere presuntuosi! si tratta solo di acquisire sicurezza in sè stessi»

Infine: che giudice è Noemi? cosa pensi degli altri?
«Noemi è fantastica, ma per me era gia una realtà da quando cantò a Sanremo con "sono solo parole". Mi piaceva la sua voce graffiante, che quando senti sai che non è solo una voce, ma una storia, e questo e’ fondamentale per chi fa il nostro mestiere. Credo che la mia fortuna sia proprio essere con lei: anche per il fatto che siamo coetanei, e che guardiamo il mondo dalla stessa prospettiva. Per noi la musica è un gran bel posto! e poi ci sono persone che hanno un sorriso che quando sorridono ti conquistano subito. Lei e’ una di quelle persone».