Confagricoltura, il futuro tra Europa e crisi
Si è svolto alle Ville Ponti il 67° congresso dell'associazione, presenti anche il Governatore della Lombardia Roberto Maroni e il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi
L’agricoltura varesina è a una svolta: "Senza una decisa inversione di rotta il settore agricolo, non solo nella nostra provincia, sarà fortemente compromesso". Non usa mezzi termini Pasquale Gervasini, presidente di Confagricoltura Varese, nella sua relazione alla 67esima assemblea generale dell’associazione, che si è svolta questa mattina a Ville Ponti.
con la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzioni varesine, del Governatore della Lombardia Roberto Maroni e del presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi.
Più politica ("politica vera, onesta, alta e leale"), più coesione e creatività nel partecipare alla vita associativa, e rispetto per la dignità di un settore fondamentale del Paese, ha chiesto Gervasini: "Nessuno deve dimenticare che l’agricoltore produce alimenti senza i quali nessuno può vivere, tutela il territorio e fornisce servizi per la collettività".
Alle molte istanze poste dal presidente Gervasini hanno provato a rispondere Roberto Maroni, governatore della prima regionale agricol, italiana, il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi e il nuovo presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna, in un dibattito moderato dal giornalista di radio 24 Sebastiano Barisoni. Tema centrale il futuro dell’agricoltura lombarda tra crisi e diktat europei, ma anche il ruolo propulsore che potrebbe avere Expo2015, con il tuo tema conduttore "Nutrire il pianeta".
"Non una soluzione di tutti i mali – ha detto il presidente del consiglio regaionale lombardo – ma un’opportunità per rilanciare il made in Italy e per far conosfere questa regione meravigliosa al mondo. Purchè non passi la decisione di "far fuori" Malpensa".
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