L’assassino ha preso i soldi da un nascondiglio segreto

Il delitto di Antonino Faraci. I carabinieri seguono tutte le piste, non solo quella del ladro seriale ma anche l'ipotesi di una persona che sapeva dove cercare e che conosceva la vittima

I soldi rubati da un nascondiglio segreto, per nulla banale, in un luogo che pochi potevano conoscere. E’ questo particolare, circolato nelle ultime ore, che impedisce ai carabinieri di seguire un’unica pista per l’omicidio di Antonino Faraci e cioè quella del gesto isolato di un ladro entrato in casa per compiere un furto, ma trovatosi di fronte a un uomo che ha cercato di reagire. La seconda pista, quella del gesto di una persona che sapeva dove mettere le mani, dopo l’ipotesi principale formulata nelle scorse ore, non è mai stata esclusa. L’idea che qualcuno sapesse del nascondiglio segreto viene presa in seria considerazione, una suggestione avvalorata soprattutto dal fatto che non era affatto semplice rintracciare quel denaro. Faraci non aveva tuttavia badanti o collaboratori domestici e faceva una vita molto semplice. Oltre all’entourage familiare frequentava poche persone, parlava con i vicini quando era in giardino, si muoveva molto lentamente (aveva una parte del corpo semiparalizzata) per andare a gettare la spazzatura, oppure guidava una Smart gialla fino al supermarket. Nella curiosità suscitata dal delitto, ieri alcune persone che aveva conosciuto nel suo ultimo ricovero in ospedale hanno fatto capolino davanti alla sua casa, dopo avere appreso quanto accaduto. Ma si tratta di conoscenze estemporanee.

Il mistero di questa vicenda, è anche nella mancanza di un urlo, di una richiesta di aiuto
. Le villette a schiera di via Briante hanno i giardini appiccicati; sul retro c’è una casa con il giardino attiguo alla recinzione dei Faraci. E sul muro laterale destro, oltre la strada, c’è una casa di due piani che dista meno di 10 metri dal muretto che l’assassino potrebbe avere scavalcato.
Nonostante questa contiguità, in una calda sera di primavera in cui molti avevano le finestre aperte tra le 19 e le 20 e 30, nessun vicino di casa ha sentito nulla, e soprattutto non ci sono segni di scasso o effrazione. Da dove è entrato l’omicida? Faraci stava aspettando la moglie che da lì a poco sarebbe rincasata dopo una visita alla figlia a Fagnano Olona. Se il ladro è entrato da un muretto laterale sul lato della strada potrebbe essersi trovato nel retro del giardino. Avrebbe cioè avuto la possibilità di entrare facilmente nell’appartamento se la portafinestra fosse stata aperta. In effetti sembra che la moglie abbia proprio trovato la porta sul retro spalancata. Ma la circostanza è da confermare. L’unica certezza è che dopo aver ucciso Faraci, colpendolo alla testa con un soprammobile, l’omicida è fuggito, lasciando la casa a soqquadro e portando via la somma di denaro nascosta nell’appartamento. Gli investigatori hanno sentito parenti e conoscenti della vittima, anche per ricostruire i suoi ultimi contatti.  

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Omicidio a Somma Lombardo 4 di 6
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Pubblicato il 14 Aprile 2014
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