La Cimberio vince di nuovo, ma i playoff restano difficili

Quinto successo nelle ultime sei partite per Varese, stavolta si arrende Cremona (78-70). Ottima prova delle guardie: De Nicolao, Stoglin e Banks. Ma Caserta espugna Sassari e la qualificazione rimane lontana

Una Cimberio a trazione esterna continua nella sua rincorsa ai playoff battendo anche la Vanoli Cremona al termine di una partita non semplice per i biancorossi, per via della tenacia della formazione di Pancotto che molla solo sulla sirena finale (70-78).
A condurre Varese alla quinta vittoria nelle ultime sei partite sono soprattutto i “piccoli” dello schieramento di Bizzozi e non è un caso se sono proprio De Nicolao, Banks e Stoglin i tre soli uomini in doppia cifra tra i padroni di casa. Già, anche il nuovo play, la cui prova non è certo memorabile ma è stata comunque utile sia in alternanza a DeNik (migliore in campo della partita – foto di S. Raso), sia al suo fianco quando è stato necessario abbassare il quintetto. Peccato che i due punti colti contro la Vanoli potrebbero non bastare in chiave playoff: il successo di Caserta a Sassari, inatteso, complica ancora di più il cammino, e così la Cimberio ora deve provare a vincere anche le ultime due gare con Siena e a Roma. E anche in questo modo, si rischia di rimpiangere i tanti punti gettati alle ortiche lungo l’arco dell’anno. Pace, ci penseremo a tempo debito: ora è il caso di sottolineare che Varese, pur in una serata poco spettacolare e con troppi errori al tiro, ha avuto la capacità di svettare nelle statistiche meno appariscenti (rimbalzi, recuperi, poche palle perse, assist a indicare la buona circolazione di palla) che si sono rivelate fondamentali. E forse è questa l’indicazione più importante: la capacità di girare una partita non semplice non solo con i canestri, ma con l’applicazione e l’impegno lungo i 28 metri del parquet. Prendiamolo come un buon auspicio e continuiamo a sperare nella qualificazione.

COLPO D’OCCHIO –
La “giornata dell’abbonato” porta a Masnago un buon pubblico per la penultima partita interna della stagione regolare (4.300 paganti). C’è anche uno striscione che ricorda “Mangusta”, Daniele Brunati, tifoso scomparso la sera della partita con Caserta. Annunciata l’amichevole di prestigio del 1° maggio, quando ospite della Cimberio sarà addirittura il Cska Mosca di Ettore Messina, che sta preparando le Final Four di Eurolega. 

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Cimberio – Vanoli 78-70 4 di 21

PALLA A DUE – Bizzozi scende in campo con quello che attualmente è il quintetto base, e cioè con De Nicolao play titolare e Stoglin pronto a subentrare dalla panchina. Pancotto non recupera il play Woodside ma al suo posto reintegra in formazione Kyle Johnson. Quintetto tutto straniero per la Vanoli che a Masnago non ha mai vinto.

LA PARTITA – Il primo quarto è giocato a ritmi alti, con difese leggere e con una sfida balistica tra De Nicolao e Rich che fanno subito bottino. Non ci sono però break, e così la prima sirena vale un 21-19 senza particolari scossoni.
Bizzozi però vorrebbe più difesa da parte dei suoi e allora vara un quintetto che, minuto dopo minuto, diventa sempre più operaio. A un certo punto in campo ci sono Stoglin, Mei, Rush, Sakota e Scekic, l’intera panchina, ma se la mossa funziona in retroguardia, non aiuta in attacco dove comunque il play americano trova una bella striscia di 7 punti che tiene Varese accanto alla Vanoli. Cremona mette il naso avanti in qualche occasione, compreso l’intervallo quando conduce di uno, 36-37.
Ci sarebbe una partita da girare, e allora sono proprio i tre piccoli – schierati anche in contemporanea per qualche istante – a dare un’ulteriore spinta alla Cimberio che in un momento di gloria trova l’accelerata giusta per il massimo vantaggio (+13, 54-41; 57-44) anche se il finale di tempo si colora di gialloazzurro e la sirena arriva sul 57-50.

IL FINALE
– Cremona, spinta dalla grinta di coach Pancotto, prosegue nella rimonta a inizio ultimo periodo: Varese muove il punteggio con il solo Polonara e nel giro di pochi minuti Chase e Rich trovano il pareggio dall’arco (60-60). Bizzozi si convince che è l’ora di un timeout dal quale la Cimberio esce ancora con troppi errori ma anche con la volontà giusta: De Nicolao trova il vantaggio su rimbalzo d’attacco, Banks realizza dall’area dopo uno slalom, poi finalmente Ere si ricorda di essere in campo e in un paio di minuti fa tutto ciò che aveva sbagliato prima. Tripla, recupero difensivo, rimbalzi, altra tripla, e quando Denik manda a schiacciare Linton Johnson sulla partita scorrono i titoli di coda.

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Pubblicato il 27 Aprile 2014
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