La “corsa solidale” dei non vedenti, per il Libro Parlato

Una maratona per dimostrare che anche i ciechi possono vivere lo sport, ma anche un’occasione per sostenere il progetto solidale del "Libro parlato": con questo spirito un gruppo di varesini ha partecipato domenica scorsa alla Marathon Milano 2014. La spedizione – quattro ipovedenti e quattro accompagnatori – è stata organizzata dal Gruppo Ciechi Sportivi Varesini, che dà la possibilità ai ciechi ed ipovedenti della provincia di Varese e dintorni di praticare lo sport e che conta 90 iscritti in vari sport: i podisti varesini hanno partecipato alla maratona "a staffetta" che si svolgeva nella zona ovest di Milano, con base al castello sforzesco.
Il bello, in questa storia, è che per il Gruppo Ciechi Sportivi Varesini la maratona è stata anche un modo per creare una rete solidale per altre persone, a sostegno del progetto del "Libro Parlato" che i Lions stanno portando avanti da quasi 40 anni: nato nel 1975 a Verbania, il "libro parlato" non è in realtà pensato più solo per i non vedenti. «Da due anni a questa parte stiamo ampliando ai dislessici, significa passare una platea di alcune migliaia di persone ad una che riguarda  3 milioni di persone» spiega Michele Ciorra, gallaratese volontario Lions. L’associazione Libro Parlato Lions ha sede a Milano, ma in provincia un nucleo forte di volontari sta proprio a Gallarate. Una delle sfide che stanno portando avanti è quella del Libro Parlato nelle scuole, «che ha un grande valore educativo, perché un ragazzo di 12 anni può leggere e creare il libro parlato per il compagno di banco». Il progetto pilota nelle scuole è quello avviato a Vedano Olona, con una scuola media, ma nel frattempo si stanno coinvolgendo anche quattro istituti superiori di Como,  due a Gallarate, quattro scuole di Varese: un bel lavoro di cui torneremo a parlare.