Aree FS abbandonate, la recinzione in cemento è pericolante

Malmessa da anni, ma senza nessun intervento, con la recinzione in alcuni punti affacciata direttamente sulla strada. Un residente della zona scrive alle Ferrovie (e al sindaco) per chiedere manutenzione

Una recinzione in cemento pericolante, proprio accanto alla strada dove passano auto e pedoni, per lo più residenti della zona: è la segnalazione che viene da via Galvaligi, la strada che – partendo dalla piazzetta del tribunale – va verso Madonna in Campagna, parallela a viale Milano. Una traversa secondaria, ma non certo per chi ci abita: uno dei residenti della zona – Massimo Santinon – ha inviato una lettera formale a RFI, il gestore della rete FS responsabile, appunto, delle aree ferroviarie, segnalando «lo stato di totale degrado in cui si viene a trovare la recinzione in cemento che dovrebbe delimitare l’area ferroviaria da via Galvaligi a Gallarate». «In moltissimi punti il manufatto è pericolosamente cadente, mentre in altri è del tutto assente».

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Cemento pericolante a Gallarate 4 di 6

Se la recinzione è in cattive condizioni da anni, la situazione è anche peggiorata per l’incuria dopo i più recenti lavori di sfruttamento dell’ex scalo merci ormai quasi abbandonato: «A ultimazioni dei lavori del parcheggio FS all’inizio della via, la terra sbancata per i lavori stessi sia stata accumulata proprio a fianco della strada con totale abbandono e incuria successivi, creando una collinetta artificiale incombente sulla strada». Anzi, in alcuni punti si nota come sia proprio il cumulo di terra, insieme alle piante che crescono indisturbate, a "premere" sulla recinzione. E di tanto in tanto qualche porzione in cemento cede, cadendo verso l’esterno: persino nel giorno dell’evasione di Cutrì (l’auto della banda era stata abbandonata in quella via), qualcuno aveva avuto il tempo per notare il pericolo esistente sulla via (anche) per quelle recinzioni in cemento malmesse.

Nel frattempo, cosa fanno le FS? L’autore della lettera dice che «l’unico tentativo fatto per risolvere il problema è stato porre quella solita tristissima e inquietante plastica rossa, come a voler delimitare un’area di lavoro, quando di lavori non si vede l’ombra». La segnalazione è andata alle Ferrovie dello Stato, che da proprietari (mediante RFI o altra società) sono responsabili dell’area, ma anche al sindaco Edoardo Guenzani: perché in fin dei conti quel cemento pericolante è anche una possibile minaccia alla salute dei gallaratesi. Nella lettera Massimo SAntinon accenna poi anche alla questione di altre aree ferroviarie abbandonate e trasformate anche in abitazioni di fortuna, come le vecchie Officine FS (tra vari articoli, qui c’eravamo occupati delle richieste di un intervento)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Giugno 2014
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