L’infermiere di famiglia “apre” in centro città

Prima città in Lombardia, Varese ha aperto un ambulatorio infermieristico dove è possibile ottenere prestazioni come medicazioni, flebo o iniezioni al costo di 31 euro all'anno

Una medicazione, un’iniezione, il posizionamento di un catetere. Sono tante le attività che svolgono gli infermieri. Il problema, spesso, è che tanta professionalità è rinchiusa negli ospedali dove arrivare è spesso un percorso tortuoso.

Nell’ottica di portare il servizio al territorio, vicino a dove c’è la richiesta, nei locali di proprietà dell’Azienda sanitaria che li ha concessi al Comune di Varese in comodato d’uso gratuito e attigui all’assessorato alla Famiglia del Comune di Varese è stato creato l’ambulatorio dell’ “infermiere di famiglia”.

In via Cairoli 10, personale specializzato è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, oltre al sabato ma solo dalle 10 alle 12, per medicazioni , fleboclisi, misurazione della pressione arteriosa, sorveglianza ulcere, vaccinazioni o prelievi ematici. Tante attività sanitarie e anche socio sanitarie. Basta rivolgersi direttamente all’ambulatorio o telefonare al nr 334 9124894 ( o al nr verde 800174204 – tasto 1 attivo 24 ore su 24) per essere presi in carico. Si acquista una “nurse’s card” al costo di 31 euro l’anno e si entra nel database dell’ambulatorio che stila la cartella con l’anamnesi per inserirla in un sistema informatico che può mettere in rete anche i medici di medicina generale. 

Con questa tessera si ha diritto alle prestazioni in ambulatorio mentre, se si richiede a domicilio, si paga un extra che serve a coprire i costi vivi dell’uscita. È possibile anche chiedere il prelievo ematico ma solo al proprio domicilio per una regola del sistema sanitario regionale.

All’inaugurazione dei nuovi spazi sono intervenuti il sindaco Attilio Fontana, l’assessore alla Famiglia Enrico Angelini, i direttori sanitario e amministrativo dell’Asl Stefano Taborelli e Lucas Maria Gutierrez oltre al presidente del collegio Ipasvi Aurelio Filippini. A fare gli onori di casa Maria Rosa Genio, presidente dell’associazione Maya che gestisce l’ambulatorio all’interno del progetto “Io mi prendo cura di te”.

Positivi i giudizi dei presenti per l’esempio di “welfare circolare” che vede collaborare in maniera concreta pubblico e privato. Varese è la prima città ad avviare l’esperienza ( c’è un ambulatorio simile a Biandronno ma relativo a una comunità più piccola) che cerca di portare vicino ai pazienti il servizio di cui si ha bisogno ( concetto di “prossimità” sottolineato dai due rappresentanti dell’Asl) « Devo ringraziare quanti si sono prodigati per avviare questo servizio – ha detto il sindaco Fontana – che, quando decollerà, permetterà anche di decongestionale il pronto soccorso dell’ospedale». 

Molto soddisfatta si è detta anche Luisa Oprandi, consigliere del PD, assente questa mattina per problemi di lavoro : «l’Ambulatorio infermieristico di Varese rappresenta un punto di riferimento sanitario importante per la nostra città. La mozione da me presentata lo scorso anno alla Amministrazione per l’attivazione di questo importante servizio alla cittadinanza, ha trovato fin da subito risposta positiva da parte dell’Assessore Angelini, che si è attivato per concretizzarlo, attraverso la collaborazione con Jmfsas e con Asl. Le finalità del progetto risultano infatti indispensabili a coprire il bisogno di tutti quei cittadini che richiedono cure e interventi di infermieri professionisti a seguito di dismissioni ospedaliere o  per medicazioni e cure  soprattutto a favore di persone anziane o affette da patologie croniche. L’ambulatorio rappresenta anche una risposta utile a supportare tutti coloro che sono impegnati nei servizi di cura a familiari che necessitano di assistenza specialistica».

Maria Rosa Genio ha spiegato che l’ambulatorio rientra nelle linee guida indicate dall’Oms per portare i servizi vicini ai cittadini: « Noi faremo servizio di assistenza ma anche informazione e accompagnamento. Attualmente siamo in due ma siamo pronti ad ampliarci a mano a mano che crescerà la domanda da parte del territorio». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2014
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