Nasce a Busto Arsizio la Casa Gialla, nuova comunità educativa per minori

Sabato 28 giugno si è svolta l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità cittadine

Sabato 28 giugno è stata ufficialmente inaugurata la Casa Gialla, nuova comunità educativa per minori che sorge a Busto Arsizio, in via Ferrer 13. I locali dell’ex laboratorio tessile “Pappa e Ciccia” sono stati rimessi a nuovo e sono ora pronti ad ospitare una nuova importante attività: accogliere bambini e ragazzi che, per diversi motivi, sono stati allontanati dalle proprie famiglie e sono in attesa di affido o di adozione.

La Casa Gialla oggi è una realtà grazie prima di tutto all’impegno di un gruppo di amici, riuniti nell’associazione La Casa Gialla Onlus, che per primi hanno sentito il desiderio di creare un nuovo luogo in cui i minori potessero sentirsi accolti e amati in un momento molto delicato, quello della separazione dalla famiglia d’origine. Questa intuizione si è tramutata in realtà grazie all’apporto di una Fondazione milanese e a tanti gesti spontanei di generosità. Uno dei quali inaspettato e sorprendente nella sua grandezza: la signora Onorina Crespi, residente a Sacconago, alcuni anni fa ha voluto donare gli edifici che avevano ospitato l’industria tessile familiare per un’opera educativa.

Proprio la signora Crespi sabato 28 ha compiuto il gesto simbolico del taglio del nastro, inaugurando emozionata la nuova casa famiglia alla presenza delle autorità cittadine (tra cui l’assessore all’educazione e alla sicurezza Claudio Fantinati), di don Giulio Bernardoni, dei cittadini bustesi, di tanti amici e benefattori che hanno reso possibile “questo grande miracolo”, come l’ha definito Roberto Vivaldi, rappresentante legale della Onlus. “Per la nostra associazione – ha affermato – la giornata di oggi è un punto di arrivo, ma segna anche l’inizio di un cammino nuovo. Ringraziamo tutti e ora aspettiamo solo l’arrivo dei bambini”.

Lia Silanos, membro dell’associazione che con la sua famiglia abiterà nella struttura, ha osservato: “La Casa Gialla è nata da un’intuizione: bisogna prendere sul serio i propri desideri e le proprie intuizioni, che però non possono reggere se uno è da solo. Non sono io, da solo, a rendere possibile il mio sogno. Questa esperienza è la storia di alcuni amici che quattro anni fa si sono messi insieme e hanno iniziato a vivere una serie di incontri provvidenziali: don Giulio, Onorina… Qualcuno di più grande ha preso sul serio i nostri Claudio Fantinati, assessore all’educazione e alla sicurezza del Comune di Busto Arsizio, ha commentato: “La Casa Gialla è un esempio emblematico e fornisce una direzione chiara per il cammino delle amministrazioni. Noi incontriamo tutti i giorni il bisogno, al quale lo Stato da solo non può dare risposta. Ci vogliono esperienze come questa, senza reale carità e l’implicazione di ognuno non è possibile rispondere”.

La Casa Gialla, la struttura e i locali

L’immobile – 850 metri quadri suddivisi in tre edifici –è stato riadattato creando stanze per i ragazzi (i posti disponibili saranno una decina), uno spazio di accoglienza per mamme con bimbi in difficoltà, un’ampia zona giorno e una sala comune per incontri, riunioni e feste. Di fianco alla comunità vivrà una famiglia che aiuterà quotidianamente ragazzi ed educatori e farà da punto di riferimento e guida.

Uno degli spazi nei quali si svolgeranno le attività quotidiane è la “stanza di Eleonora”, dal nome di una bambina di 9 anni morta di tumore. L’incontro con i genitori Elisabetta e Lorenzo è stato per l’associazione La Casa Gialla uno degli incontri più significativi, dal quale è nato uno spazio affettivo: un zona per il gioco, il disegno, le attività di relax di quanti abiteranno nella struttura.

Per maggiori informazioni visitare il sito web: http://www.associazionelacasagialla.org/

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Pubblicato il 29 Giugno 2014
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