Pgt al rush finale, accordo sulla perequazione

Inizia domani sera, mercoledì 4 giugno, la tre giorni di consiglio comunale per arrivare all’approvazione del pgt. Oggi è in realtà un giorno decisivo: nel pomeriggio si riuniscono i capigruppo della maggioranza, Giulio Moroni (nella foto, Lega), Matteo Giampaolo (Ncd), Ciro Grassia (Forza Italia) per valutare le osservazioni e gli emendamenti presentati dalle opposizioni, dagli ordini professionali, da associazioni e cittadini (le osservazioni della popolazione sono 700). In serata si tiene la riunione dei capigruppo del consiglio comunale che deve dare una scansione delle tre serate di discussione.

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Il pgt deve essere approvato entro il 20 giugno, pena il commissariamento da parte della regione su questo specifico tema. I temi da discutere, in particolare, sono gliemendamenti del Pd e degli ordini degli ingegneri e architetti. La fumata bianca dovrebbe arrivare sul meccanismo della perequazione, che il Pgt presentato dall’assessore al territorio Fabio Binelli vuole obbligatoria per tutti (per costruire o ristrutturare in pratica devi acquistare da una banca comunale un tot di volumetrie che altri cittadini possono cedere). I professionisti hanno attivato da tempo una serie di ambasciate per attenuare questa misura mentre le opposizioni vorrebbero invece rendere solo facoltative per i piccoli proprietari. La misura è richiesta anche da ambienti della maggioranza, esiste infatti un emendamento a firma dei consiglieri Piero Galparoli (FI), Roberto Pallavicini (Lega), Giuseppe Battaglia (Fi) sultema. Il sindaco Attilio Fontana sembra favorevole a una correzione in corsa. L’accordo di maggioranza prevederebbe un tetto di 500 metri cubi sotto i quali si potrebbe rendere l’acquisto di volumetrie, solo facoltativo. E’ una misura molto attesa, anche perché i costi per una famiglia che vuole ampliare casa sarebbero altrimenti molto alti.

LA PRIMA ADOZIONE A DICEMBRE 

TUTTO IL PGT

La maggioranza potrebbe anche dare via libera a un’altra delle proposte che arrivano dal Pd (foto, il capogruppo Fabrizio Mirabelli) e da Alessio Nicoletti di Movimento Libero e in particolare quella di togliere l’obbligo di censimento catastale ai cittadini che possiedono immobili antecedenti al 1953. Il pgt prevede che la compilazione della scheda sia a carico del padrone di casa, ma si arriverà invece a un censimento comunale gestito da Palazzo Estense. Il Pd ha proposto 50 emendamenti. Qualche giorno fa aveva minacciato ostruzionismo, ma la trattativa con la maggioranza potrebbe portare a nuovi frutti. Rimangono tuttavia molte divergenze tra maggioranza e opposizioni su temi quali i parcheggi nei parchi, o la riqualificazione dei quartieri periferici, la mancanza di un polo tecnologico per le imprese innovative e la decisione di spostare a Valle Olona il luna park che il Pd giudica errata.