Un anno in California per insegnare l’italiano ai bambini

L'incredibile esperienza di Cristina che ha vissuto a Los Angeles dodici mesi fantastici grazie alla sua lingua madre. Assistente maestra doveva parlare italiano con gli alunni di una scuola primaria

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Laureati senza lavoro? È una situazione di cui spesso si sente parlare. Tanti anni di studio e poi, fermi a bussare a porte che rimangono chiuse. È successo anche a Cristina, in tasca un diploma in mediatrice culturale ottenuto alla Scuola Superiore di Varese. 

«Non avevo proprio le idee chiare sul mio futuro – ricorda – così mi muovevo a vuoto, brancolando nel buio. Poi, ho deciso di partire. Prima destinazione Marsa Alam, sul Maro Rosso in un villaggio turistico».

Dopo due mesi di balletti e gioco aperitivo, Cristina ha capito che doveva ambire a qualcosa di più: « Sono tornata a casa e acceso il computer. In rete ho digitato le parole “Italian Teacher”. Ho analizzato potenzialità e strade. Mi sono così imbattuta nel sito “Amity Institute”. Si tratta di un’organizzazione che mette in contatto studenti laureandi o neo laureati ( entro 12 mesi) con scuole che cercano docenti di lingue straniere. Dato che a me è sempre piaciuto insegnare ma non avevo l’abilitazione per farlo nel mio paese, mi sono incuriosita».

Così, dopo aver fatto il promo colloquio a Milano, Cristina ha sostenuto diversi confronti via Skype con scuole americane: « Poi, un bel giorno, mi ha contattato questo kindergarden in California e più precisamente a Los Angeles. La proposta mi ha allettato subito, ho prenotato il volo e sono partita».

Per un anno, Cristina è stata assistente maestra in una scuola per bambini a quindici chilometri da Los Angeles: « Io dovevo parlare solo italiano per permettere agli alunni di imparare lentamente a parlare la mia lingua. Ed è stata proprio una bella soddisfazione vedere i progressi dei piccoli».

L’associazione permette ai ragazzi di vivere un’esperienza all’estero, mettendo a disposizione diverse scuole, sia primarie che superiori. Assicura vitto e alloggio in una famiglia che ha il figlio iscrittyo allo stesso istituto e un piccolo rimborso spese di 300 dollari al mese: « Io mi sono trovata benissimo. Sono stata accolta da una famiglia italo americana fantastica. Tutta la comunità della scuola è stata meravigliosa: mi sono sentita proprio a casa e mi è dispiaciuto moltissimo dover tornare. Si è poi creata una bella atmosfera con gli altri ragazzi, spagnoli, tedeschi e francesi, che stavano facendo la mia stessa esperienza. Un bel gruppo unito. I soldi, inoltre, non sono stati un problema: io ho fatto molti corsi di italiano perché la nostra lingua piace moltissimo in California. Poi ho tenuto un laboratorio pomeridiano di teatro».

Ora Cristina è tornata a casa sua. Un pizzico di nostalgia ma anche idee nettamente più chiare: « Mi sono iscritta a un master all’Università di Venezia per insegnare italiano agli stranieri. Il mio obiettivo è andare in altri paesi ma, visto che le opportunità non sono tantissime, potrò insegnare ai tanti stranieri che vivono in Italia».

L’italiano lingua sconosciuta? Si ma decisamente molto affascinante.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2014
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