Varese due volte “Pavoloso”: passo avanti verso la salvezza

I biancorossi di Bettinelli espugnano Novara grazie a due reti dell'attaccante, ma anche alla solidità generale e alle parate di Bastianoni. I piemontesi ora devono vincere a Masnago con tre gol di scarto per evitare la Lega Pro

Dal nostro inviato – Pavoloso, non una ma due volte. C’è la doppia firma di bomber Pavoletti nella vittoria più importante dell’anno del Varese, quella (0-2 appunto) nella gara di andata dei playout che ora fa pendere la bilancia della salvezza nettamente dalla parte del “piatto” biancorosso. Non è finita, e il primo a predicare attenzione è il presidente Laurenza nell’immediato dopo-gara, ma è chiaro che tra sette giorni a Masnago al Novara servirà un miracolo multiplo per vincere con tre gol di scarto, soprattutto contro questo Varese che ha dimostrato una solidità eccezionale.
I ragazzi di Bettinelli, pur incompleti, hanno resistito alla furia iniziale dei padroni di casa (e Bastianoni questa sera è stato gran protagonista) e poi, progressivamente, sono usciti dal guscio e hanno colpito una volta per tempo. A finalizzare sempre lui, il bomber col 14 sulla schiena, che prima ha azzeccato stacco e deviazione di testa e poi se n’è andato sul filo del fuorigioco per il raddoppio. Ma Pavoletti è stato solo il vertice di una piramide biancorossa non perfetta (Fiamozzi ha faticato, Cristiano è stato arruffone) ma solidissima, in cui la freschezza di Forte ha spesso fatto la differenza. E poi la difesa, senza Trevisan (era stato il migliore due settimane fa) che trova un Rea pulito e un Ely preciso nel momento più importante, quasi a redimersi di certi errori del passato nella serata dove gli sbagli non erano ammessi. Quando il match finisce, in casa piemontese lo scoramento è evidente, e sarebbe da pazzi pensare che a Varese si riparte da 0-0. Ma sarebbe ancora peggio pensare che tra una settimana ci sia un party-salvezza: bisogna sudare ancora tanto, anche se su questo Bettinelli – ne siamo certi – sarà infallibile un’altra volta.

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Playout – Novara – Varese 0-2 4 di 17

COLPO D’OCCHIO – Oltre ottomila allo stadio “Piola”, quasi mille dei quali con addosso una maglia bianca o rossa a sospingere il Varese di Bettinelli nella gara di andata dei playout. Tanta gente quindi ma forse un po’ meno del previsto, poiché nell’ultima di stagione regolare la curva di casa era evidentemente più affollata. Nulla di particolare da segnalare sugli spalti per questo derby comunque molto sentito.

CALCIO D’INIZIO – La notizia più importante sul versante biancorosso è il recupero di Grillo: il terzino romano ha dato garanzie nella rifinitura e gioca titolare “spingendo” in avanti Cristiano che va all’ala relegando in panchina Falcone e Di Roberto. Corti è il cardine con accanto Barberis mente Forte affianca, come previsto, bomber Pavoletti. Aglietti sceglie Vicari per il ruolo di terzino sinistro al posto di Potouridis; Lazzari va a fare il suggeritore delle due punte che sono Gonzalez e il giovane Manconi in una sfida a distanza tra 20enni con Forte.

IL PRIMO TEMPO – Il primo quarto d’ora è vietato ai cardiopatici di fede varesina. Il Novara infatti comincia con l’acceleratore pigiato a tavoletta e costringe Zecchin e soci a spazzare il limite dell’area senza poter giocare la palla. Nascono così anche le migliori occasioni per i piemontesi che al 7′ chiamano in causa Bastianoni con Manconi, capace di stravincere il duello con Fiamozzi. Il Varese prova a respirare con qualche lancio lungo verso Pavoletti e Forte ma sono episodi isolatissimi nel possesso palla azzurro. Uno di questi “flash” (dopo un corner guadagnato da Forte) potrebbe portare però alla prima svolta: un difensore di casa tocca nettamente un pallone con il braccio in area, lo stadio ammutolisce ma il fischio dell’arbitro – che nel complesso ha ben diretto – non arriva. Dopo il brivido il Novara ci riprova e al 19′ sfiora due volte i vantaggio: prima Pesce inventa un destro straordinario che incoccia la traversa, poi – sul prosieguo – Lazzari prova la bordata da fuori sulla quale è strepitoso Bastianoni.
Al 25′ però, il primo colpo da ko sferrato da Pavoletti: Zecchin si allarga a destra e crossa a centro area dove il centravanti trova uno spazio per il decollo verticale e devia di testa (foto di Wephoto) infilando la palla vicino al palo, dove Kosicky non può proprio arrivare. Baraonda nel settore dei tifosi del Varese e incredulità sui volti dei padroni di casa, che hanno sbattuto contro un muro per ritrovarsi trafitti. E poco dopo anche Barberis prova a scaricare un destro a spiovere, che scende appena sopra la traversa del Novara.
Passa appena un minuto però, e deve tornare in auge Bastianoni che devia sopra la testa una bordata di Lambrughi tutt’altro che semplice da controllare. E ancora il portiere addomestica in due tempi un tiro da fuori di Genevier che è l’ultima occasione della prima frazione.

LA RIPRESA – Si riparte con le stesse formazioni, ma Aglietti deve subito cambiare l’infortunato Vicari sostituito con Potouridis. Ad accendere il match ci pensa Forte, che manca di freddezza una volta in area ma intanto crea il panico con le sue discese sulla fascia destra. Al 12′ Grillo, non al meglio, viene ammonito e allora Bettinelli decide di mettere un più fresco Laverone che se la caverà bene. Il Novara comunque non punge più come prima e al 18′ subisce il raddoppio: Barberis lancia Pavoletti in profondità, i difensori chiamano il fuorigioco ma il bomber va per la sua strada, resiste al ritorno di Crescenzi e batte Kosicky in uscita, che pure ci arriva ma senza riuscire a fermare la palla (0-2 nella foto).
Dopo il raddoppio Pavoletti, stremato, lascia spazio a Momenté mentre Aglietti si sbilancia in avanti con il veterano Rubino al posto del fischiatissimo Lazzari. Mossa che serve a poco perché con il passare dei minuti l’azione piemontese si fa sempre più flebile (e il pubblico di casa lo sottolinea senza sconti) mentre il Varese guadagna in fiducia e, anzi, potrebbe chiuderla del tutto in altre due occasioni. La prima è con il solito Forte: 40 metri di contropiede clamoroso e tiro di poco alto a tu per tu con Kosicky. La seconda è per Momenté (32′) che si accentra di forza e carica un destro a incrociare fuori di un soffio a causa di una deviazione della difesa. Anche Cristiano ha una palla buona sparata alle stelle, ma l’ala è stremata e lascia posto a Damonte, utilissimo nel contenere il disordinato attacco finale del Novara, nel quale è eccellente anche Ely.
L’ultimo tentativo di un Novara sempre più fioco arriva con un’inzuccata di Marianini in tuffo e con tiro al volo di Genevier in pieno recupero. Sei minuti di prolungamento in cui il Varese non trema mai e si porta a casa un bel pezzo di salvezza. Ma non è tutto: vietato rilassarsi da qui a sette giorni.

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Pubblicato il 06 Giugno 2014
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