Apre l’ufficio IAT : uno sguardo al turismo tra passato e futuro

E' stato inaugurato il 31 luglio e prende il posto di quello che fino ad oggi era situato all'interno del Comune. Il nuovo spazio è in via della Vittoria

E’ stato inaugurato il 31 luglio 2014 l’ufficio IAT, lo sportello d’informazione e accoglienza turistica, di Luino. Situato in via della Vittoria offre uno spunto per guardare indietro, e imparare dalla “belle epoque” del turismo Luinese e per guardare al futuro e va a sostituire quello che si trovava all’interno del Palazzo Comunale. 

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Il progetto è stato finanziato con fondi europei, da un bando organizzato dal GAL delle valli del luinese(133 mila euro) e dal Comune di Luino (27 mila euro). E come spiega Alessandro Casali, presidente dell’associazione, «è il primo di una serie di lavori in programma, tra cui un altro infopoint nella zona del lido di Luino, che verrà terminato entro il 2015». All’inaugurazione c’era anche il Sindaco Andrea Pellicini che, prima di tagliare il nastro, ha voluto esprimersi a favore di questa iniziativa: «Questi lavori rappresentano la volontà di Luino di tornare a quella “belle epoque”, durante la quale il nostro paese era uno dei più stimati del nord italia».
Parole che possono essere confermate dai racconti di chi quell’epoca di straordinaria ricchezza della città l’ha vissuta. Infatti, l’ufficio turistico di nuova apertura si erge di fianco al ristorante e hotel Binda, simbolo del turismo Luinese attivo dal 1870. L’ex proprietaria Eugenia Binda Gazzaldi, parla ancora del locale con la passione di un gestore, lamentandosi del tempo anomalo di quest’estate, che le porta via i clienti. «Il Binda è stato fondato dal nonno di mio marito. Era solo un ristorante all’inizio, e la parte superiore, trasformata in hotel da me e mio marito, era occupata dagli appartamenti della famiglia Binda». Il Binda è un ristorante storico, anche per aver visto passare gente di tutti i tipi e da tutto il mondo. Buffalo Bill, che negli ultimi dell’800 girava per l’europa con i suoi spettacoli sul vecchio west, Ambrogio Fogar, esploratore e conduttore televisivo amico della coppia di albergatori. Ma anche il regista Lattuada che sceglieva il Binda non solo come set per i suoi film «le prime volte che è venuto a mangiare, neanche sapevamo che fosse un regista». In effetti, quando le viene chiesto se nel corso degli anni si fosse dovuta adattare ai cambiamenti: «No! La ricetta è stata sempre la stessa per tutti gli anni in cui ci ho lavorato: buona cucina italiana e il rispetto per il cliente. Quando qualcuno entrava da quella porta a noi non importava chi fosse, regista, attore, politico, non ci è mai interessato. Noi trattavamo tutti allo stesso modo». Sono ormai 10 anni che la signora non si occupa più del locale e oggi, assieme all’inaugurazione dello I.A.T., si festeggia anche la nuova gestione del ristorante Binda, con tanto di rinfresco. Il “bollino di qualità”, ce lo mette proprio la storica proprietaria: «una cosa che faccio mettere in ogni contratto e così anche in quello del nuovo gestore, Giuliano, è che io abbia la possibilità di venire tutti i giorni a controllare che qui si lavori bene».

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Pubblicato il 31 Luglio 2014
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