Dall’inaugurazione di via Padella alla brace di via Firenze

Inaugurazione con coda polemica per via della Padella, la strada che collega la rotonda di via don Minzoni alla via del Maggiolo, nella zona dietro lo stadio Speroni di Busto Arsizio. Al momento del taglio del nastro da parte del sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio e del presidente di Ferrovienord Carlo Malugani, un gruppo di residenti della via Firenze, che dall’incrocio del Buon Gesù si collega alla via della Padella, ha protestato col sindaco per le modifiche apportate alla viabilità. Secondo una decina di residenti della strada questo cambio ha causato disagi e l’allungamento del percorso per poter entrare nella via di casa. Il sindaco Farisoglio ha replicato con fermezza che la nuova sistemazione viabilistica, a senso unico dal Sempione verso via della Padella, ha aumentato la sicurezza e ha permesso la creazione di parcheggi nuovi. Insomma tra chi la voleva cotta e chi cruda l’amministrazione ha preso una decisione e così rimarrà. 

Polemiche a parte c’è stata l’inaugurazione della strada che corre lungo la ferrovia e permette di raggiungere più facilmente Busto Arsizio, saltando l’incrocio del Buon Gesù, da Castellanza mentre per i residenti in via del Maggiolo permette un avvicinamento al centro cittadino più agevole. La strada è una delle opere di compensazione a compendio della nuova stazione di Castellanza. Dopo anni di attesa, dunque, Farisoglio può dirsi soddisfatto di come si è arrivati a conclusione di un passaggio lungo e irto di ostacoli che è iniziato con la costruzione del tunnel ferroviario sotto Castellanza, della nuova stazione e delle opere di contorno.

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In realtà l’opera non è conclusa: manca ancora una parte importante che è il quadruplicamento della Rho-Gallarate da parte di Rete Ferroviaria Italiana, l’unificazione delle due linee Trenord e Trenitalia alla nuova stazione castellanzese (il famoso raccordo X) e la sistemazione del sottopasso di via Morelli tra Busto e Castellanza. La speranza è che i passi avanti fatti fino ad ora non rimangano incompleti.