L’antica strada romana abbandonata dietro al centro commerciale

Più di una guida della città consiglia la visita di un importantissimo reperto archeologico che, però, vista l'assenza di manutenzione, è nascosto alla vista del pubblico

“Passando dalla via Albania val la pena fermarsi ad osservare i resti di un’antichissima strada romana”. Più di una guida di Somma Lombardo consiglia la visita di un importantissimo reperto archeologico di epoca romana conservato dietro il supermercato il Gigante. Si tratta di uno dei reperti riemersi durante gli scavi per la costruzione del centro commerciale: un primo importantissimo ritrovamento era stato fatto negli anni ’80 con l’edificazione della vecchia struttura e un secondo con l’allargamento fatto negli anni 2000. In quel frangente in accordo con la Soprintendenza si scelse, oltre agli studi e ai rilevamenti del sito, di lasciare una parte dell’antica strada visibile al pubblico. Si trattò di un importante intervento di tutela e valorizzazione del patrimonio storico per il quale si scelse di costruire una struttura in vetro che lasciasse una porzione del tratto di strada a vista. Come ci spiega Cristiano Brandolini, uno dei tecnici archeologici che seguì le fasi di scavo, la scelta fu il risultato di una richiesta congiunta della popolazione e della Soprintendenza che, d’intesa con il centro commerciale che si sarebbe dovuto occupare della manutenzione, decisero di adottare quella soluzione che appariva così:

(L’opera poco dopo la sua installazione)

Fin qui non si può che fare un plauso per la scelta adottata. Il problema, tuttavia, è che la manutenzione del sito è finita in secondo piano e quella vetrata che doveva permettere l’osservazione della strada oggi appare così:

(Foto del lettore Mauro Nava che ci segnala il cattivo stato in cui versa la strada)

Si tenga conto del fatto che il reperto conservato è estremamente importante dal punto di vista storico e archeologico. «La Mediolanum-Verbanus era una delle vie più antiche e importanti del nord Italia – spiega Brandolini -. Si tratta di una strada di probabile origine celtica costruita in età protostorica. Abbiamo infatti trovato tre livelli della strada appartenenti a epoche diverse. Teniamo conto che questa via collegava Milano, capitale più importante del territorio, al lago Maggiore e poi al fronte svizzero e il centro Europa. Con i romani era diventata ancora più importante, allargata a 6 metri fossi per lo scolo delle acque sui due lati».
Ma in che condizioni si trova oggi questo importante reperto? Per saperlo bisognerebbe pulire i vetri.

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Informato della questione dalla lettura di questo articolo anche il sindaco Guido Colombo si dichiara stupito dell’accaduto: «Se devo essere sincero – ha spiegato il primo cittadino di Somma Lombardo – sapevo dell’esistenza dei ritrovamenti avvenuti a suo tempo come tutti i cittadini sommesi ma ero completamente all’oscuro di quel reperto e dal momento della mia elezione, avvenuta nel 2005, nessuno mi ha mai comunicato che esistesse una convenzione con la Soprintendenza. Non so se il comune sia parte in causa perché gli uffici non hanno mai informato la Giunta al riguardo ma ci muoveremo subito per capire cosa sia successo».



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Pubblicato il 25 Luglio 2014
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