Laura, “una ferita che non si rimargina”

Un abbraccio, qualche parola bisbigliata, tanta commozione composta. Alle 14.30 di oggi, primo luglio 2014 il nastro dei giorni si è riavvolto per 365 giorni e ha riportato a quel tragico pomeriggio quando un sindaco è stato ferito a morte durante un agguato.
A ricordare quel giorno, sulla scrivania di Laura Prati è stato posto un mazzo di fiori con la fascia tricolore carezzata dall’ex vicesindaco Costantino Iametti, anch’egli ferito, e dal ministro della difesa Roberta Pinotti, qui a Cardano al Campo per la commemorazione.
«Una ferita che non si rimargina» è stato il messaggio appena accennato di Iametti durante l’abbraccio col ministro. «Hanno voluto proprio colpire l’istituzione, seduta al tavolo del sindaco», ha aggiunto poi Iametti, accompagnando la componente del Governo nell’ufficio di Laura Prati, davanti al tavolo di lavoro della prima cittadina.

Grande commozione anche durante l’incontro coi figli della vittima e alla presenza dei diversi colleghi sindaci di Laura Prati e al cospetto di numerosi rappresentanti del Parlamento: erano presenti gli onorevoli Maria Chiara Gadda e Daniele Marantelli e la senatrice D’Adda, presidente dell’Associazione Laura Prati. A Cardano al campo anche Dario Vassallo fratello di Angelo, il “sindaco pescatore” di Pollica in provincia di Salerno, noto per il suo impegno sociale e civile rigoroso, ucciso in un attentato mentre rientrava a casa la sera del 5 settembre 2010.
Mercoledì 2 luglio ci sarà il ricordo in Comune. L’appuntamento è alle ore 9.45 al Monumento ai Caduti all’ingresso del Municipio con la cerimonia dell’ammainabandiera e discorso del sindaco.

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