Bell’avvio del Varese: battuto lo Spezia e annullata la penalità

Svaniscono in un soffio i tre punti di penalità di cui si è tanto parlato in questi mesi estivi. Il Varese annulla subito l’handicap con una prova gagliarda e vivace, in cui ha saputo anche reagire subito all’unico momento di sconforto, il momentaneo pareggio di uno Spezia al di sotto delle aspettative. A firmare il successo nientemeno che Corti, uno tanto avvezzo alla corsa ma pochissimo ai tabellini marcatori: è lui a sbloccare il risultato dopo un primo tempo in cui il Varese ha creato gioco ma praticamente senza occasioni. Poi, vittoria al sicuro con Falcone, perfetto dal dischetto pochi secondi dopo il pareggio di Catellani. Un rigore causato da un’invenzione di Neto Pereira, galvanizzato da tutto: rinnovo, presenza di Bettinelli in panchina, sfida a distanza con Ebagua (si è visto poco, ingiusti però gli insulti degli ultras), nuova stagione. Il brasiliano quando sta bene è ancora l’arma in più di un Varese cui però in attacco manca sempre del peso, perché tra Neto e Lupoli non c’è un centravanti. Per il resto, il Varese ha retto in tutte le situazioni di gioco, pur facendosi talvolta infilare sugli esterni e faticando un po’ a centrocampo. Davanti però c’era uno Spezia importante e costoso, superiore alla maggior parte delle squadre di B. Certo, è ancora calcio d’agosto, ma l’avvio è positivo. Ora la follia del mercato per i prossimi due giorni, poi avremo la versione definitiva.

COLPO D’OCCHIO – Comincia di sera questo quinto campionato consecutivo del Varese in Serie B, al cospetto dello Spezia che anche stavolta prova a fare corsa di alta classifica. Terreno verde brillante a Masnago dove fa abbastanza caldo e dove il pubblico arriva in forze discrete, nonostante le molte manifestazioni in città.

CALCIO D’INIZIO – C’è un po’ a sorpresa Angelo Rea nella coppia centrale del Varese insieme a Borghese, con Simic in panchina. Centrocampo di esperienza con un solo giovane, Falcone, posizionato a sinistra; attacco come previsto formato da Neto e Lupoli. Lo Spezia ha un’accoppiata avanzata da paura, formata da Catellani ed Ebagua (sarà insultato dagli ultras durante il match), con Ardemagni in panchina. Speculare a quello di Bettinelli il 4-4-2 del tecnico croato Bjelica.

IL PRIMO TEMPO – Il dato dei calci d’angolo fotografa nitidamente quale sia stato l’impatto del Varese sulla partita. Peccato che dai sei corner (a zero) sganciati a centro area da Zecchin non scaturisca neppure un pericolo serio per la porta di Chichizola, e questa è un’altra considerazione che si può estendere all’intera frazione. L’intesa tra Lupoli e Neto, come anche l’apporto di Falcone e Zecchin, funziona ma rischia di produrre tanto fumo senza il classico arrosto. Così, ed è quasi un paradosso, le due occasioni in cui si va più vicino alla rete arrivano dalla parte opposta, dove invece lo Spezia produce poco. Sono Catellani (bel destro a scendere in diagonale da fuori area al 34′) ed Ebagua con un colpo di testa ravvicinato bloccato da Bastianoni (40′) a sfiorare la marcatura. Il Varese inizia e chiude provandoci, ma quando arriva in area o viene chiuso (Falcone sul fondo al 4′), o non trova la porta (Lupoli di testa all’8′) o non ha il coraggio per un tiro difficile (ancora Lupoli al 29′). Forse quindi è la punizione di Zecchin sventata in tuffo da un difensore l’azione più pericolosa.

LA RIPRESA – Un primo tempo da reti bianche lascia spazio a una seconda frazione più emozionante. Per i gol ci vuole un po’, perché il Varese opera sì spesso nella metà campo avversaria, trova un paio di cartellini gialli ma ancora non punge: una possibilità c’è al 14′ ma una bella sponda di Borghese di testa su punizione di Zecchin è lunga di un soffio per la “spaccata” di Lupoli. Al 18′ Bastianoni e Zecchin mettono una pezza su un tiro-cross tagliato del solito Catellani sempre pericoloso, mentre poco dopo Corti da lontano spara altissimo.
Nessuno lo prevede, ma quel tiraccio è la prova per il gol che arriva al 22′: Zecchin serve proprio Corti, il suo destro stavolta è nello specchio e gonfia la rete grazie anche all’incertezza di Chichizola, tradito da un rimbalzo malefico, anzi benefico per il Varese.
Lo Spezia reagisce subito e comincia a premere; Cisotti (entrato da poco) costringe Rea al giallo al 26′ mentre alla mezz’ora arriva l’1-1. A confezionarlo lo stesso Cisotti che fa secco De Vito in fascia, e il solito Catellani che anticipa Rea con un destro che è un colpo da biliardo, tanto che si insacca a fil di palo. Ma niente paura, perché il Varese ha Neto: palla al centro, lancio sulla destra al brasiliano che si beve Ceccarelli subendone una spinta non enorme, ma evidente. Pinzani è a due passi e concede il rigore; sul dischetto va il freddo Falcone che la piazza proprio dove il portiere non può arrivare.
La reazione spezzina è più di nervi che di cervello, tanto che il brivido maggiore arriva su un “flipper” in area concluso con una palla spinta sul palo da Ardemagni. Poi il recupero sembra non finire ma è una sofferenza che si patisce volentieri perché al termine il “-3” non c’è più; finisce 2-1 ed è giustissimo così.

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