L’estate “coraggiosa” degli scout parla anche varesino

Cosa ci fanno 60 scout da Melegnano, Bologna ed Enna, a Palazzo Estense? E’ il ritrovo di una delle tappe del lungo viaggio che attende questi giovani intrepidi, che ieri ha toccato Varese alla presenza di Luciano Ronca, consigliere comunale di Varese, nonché segretario di Agesci Varese 1.
Infatti, quest’anno si terrà la route nazionale 2014, che vedrà 30.000 scout da tutta Italia riunirsi nel parco di San Rossore a Pisa dal 7 al 10 agosto.
L’evento non è da poco, in quanto è solo il terzo appuntamento di un’iniziativa cominciata nel 1975 e ripetutasi solamente nell’86 e, appunto, quest’anno.
I "rover" e le "scolte" (maschi e femmine della terza ed ultima fase di educazione scout) da più di 1.500 comunità italiane, in realtà, hanno cominciato il loro viaggio già dal primo agosto. Gli scout dei diversi clan sono stati accorpati in gemellaggi che si sono divisi in diverse zone d’Italia in 456 campi mobili alla scoperta del territorio. È questo il caso del campo avvenuto nel Varesotto, che ha visto partecipare delegazioni di scout oltre che da Melegnano, dalla provincia di Bologna e dalla provincia siciliana di Enna.
Gli scout sono andati alla scoperta del territorio dell’alta Lombardia: l’ultima tappa li ha portati a piedi da Cardano al Campo fino appunto a Varese, dove è avvenuta la presentazione. Questa mattina, 6 agosto, invece, un autobus ha raccolto i ragazzi per scortarli al campo fisso di Pisa, dove convergeranno tutti gli scout che hanno aderito a questa iniziativa. Tema e colonna portante della route nazionale: le azioni di coraggio. I partecipanti hanno dovuto scegliere tra cinque diversi temi: il coraggio di amare, il coraggio di essere chiesa, il coraggio di essere cittadini, il coraggio di farsi ultimi e il coraggio di liberare il futuro. Oltre ad essere uno strumento di crescita per i ragazzi, «il progetto andrà a formare un vero e proprio documento: la carta del coraggio», spiega Luciano Ronca, «che verrà presentato ai presidenti del consiglio, del senato e della camera, e ai vescovi delle diocesi italiane». I clan di Melegnano e Bologna hanno scelto “il coraggio di
essere cittadini”, lavorando sulla cittadinanza attiva, i passi fondamentali della costituzione e i diritti del cittadino. A Melegnano è stato fatto un lavoro di pulizia dei graffiti che invadono la città, mentre il clan Bolognese ha lavorato sulla discriminazione, partecipando per esempio alla consegna della cittadinanza onoraria ai bambini degli immigrati. Il clan siciliano ha invece deciso di lavorare sul coraggio di liberare il futuro, captando un discontento generale nella popolazione a causa della mancanza dei posti di lavoro. Il percorso li ha portati a riscoprire i lavori di artigianato di una volta, lavorando soprattutto sulla pasta a mano, che è stata interamente prodotta dagli scout e in seguito venduta. Durante il campo a Pisa presenzierà anche il premier Matteo Renzi, ex scout a cui verranno presentate queste azioni di coraggio dai clan di tutta Italia.