Pro Patria a bocca asciutta, alla Torres basta un tiro

Esordio amaro in Lega Pro per la squadra di Oliveira, trafitta da Maiorino nell'unica azione offensiva degli ospiti. I biancoblu partono bene, ma dopo il gol subito non riescono a incidere. Buon pubblico allo Speroni

Alla Torres basta un tiro in porta in 90 minuti per espugnare lo Speroni e far partire subito in salita, come è ormai amara tradizione, il cammino della Pro Patria nel nuovo campionato di Lega Pro. A risolvere una partita che, per quanto vista in campo, si sarebbe potuta concludere tranquillamente in parità, è una perla di Maiorino, che pesca il classico "tiro della domenica" al primissimo tentativo dei suoi. La Pro Patria, che nella prima mezz’ora aveva mantenuto un netto predominio territoriale, sbanda visibilmente e fatica a imbastire una reazione; nella ripresa gli avversari fanno di tutto per abbassare il ritmo e i tigrotti ci provano nel finale con gli ingressi di forze fresche, ma combinano decisamente poco in fase di conclusione. Anche gli episodi dubbi (nulla di clamoroso, per la verità), vanno tutti contro la squadra di casa, che si vede annullare un gol per fallo di mano di Serafini e poi non ottiene il rigore reclamato per un altro presunto intervento con il braccio di Migliaccio. La squadra di Lulù Oliveira mostra una discreta personalità, ma in fase di impostazione è troppo legata ai lanci lunghi a cercare Serafini oppure alle iniziative sulla destra di Candido, il migliore dei suoi; manca qualità a centrocampo e in difesa ed è chiaro il messaggio del tecnico, che chiede rinforzi in queste ultime ore di mercato. La Torres, partita già in condizioni di emergenza e bersagliata dalla sfortuna (sia Bottone sia Bigazzi si infortunano a pochi minuti dall’ingresso in campo), ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo facendo già un bel passo avanti in classifica.

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IL PREPARTITA – Lo Speroni tarda a riempirsi, ma alla fine è più che buono il dato dell’affluenza, che supera i 900 spettatori. Praticamente nulla la rappresentanza ospite, anche se le due tifoserie (gemellate) intonano cori congiunti al grido di "Ajò Torres ajò", oltre a qualche invettiva contro il patron Vavassori. Nell’intervallo a raggiungere i supporter biancoblu arriva anche l’idolo di casa Paolo Tramezzani. La notizia migliore per la Pro Patria, comunque, viene dalle formazioni iniziali: Matteo Serafini, dato per partente alla vigilia, è regolarmente in campo al fianco di Terrani. Nella Torres non ci sono gli acquisti dell’ultim’ora, tra cui l’atteso Yves Baraye, e parte dalla panchina Bigazzi.

IL PRIMO TEMPO – La Pro Patria schiera il consueto 4-4-2 con Perilli in porta, Guglielmotti, Botturi, Anderson e Taino in difesa, Candido, Ulizio, Cannataro e Panizzi a centrocampo, Serafini e Terrani davanti. Risponde la Torres con un audace 4-2-3-1 che però dopo un solo minuto di gioco deve già essere rivisto: Bottone lascia il campo per una forte contusione, sostituito da Giuffrida, e viene portato in ospedale per accertamenti (si sospetta una frattura). Forse questo episodio toglie sicurezza agli ospiti che in avvio si fanno schiacciare dalla Pro Patria: subito in forma Candido e Terrani, che si procurano un paio di punizioni pericolose. Al 13′ Serafini si fa vedere di testa, commettendo però fallo sul portiere, e al 17′ Terrani si trascina il pallone sul fondo dopo un buon inserimento in area. Tra il 22′ e il 23′ la Pro conquista tre angoli consecutivi e al 27′ va anche a segno: Candido tira in porta, Testa respinge addosso a Serafini, ma l’intervento del bomber è viziato da un fallo di mano (nella foto) e arriva anche l’ammonizione. Due minuti dopo, il gol partita: Maiorino riceve da Foglia, si accentra e lascia partire uno splendido tiro a girare, imparabile per Perilli. La Pro Patria è tramortita e nei minuti successivi rischia ancora sulle frequenti iniziative di Maiorino (fondamentale il suo spostamento sulla sinistra); l’occasione più pericolosa al 36′ su colpo di testa di Rubino. Terrani al 41′ e Candido al 47′ provano a rispondere, ma la mira non è quella giusta.

LA RIPRESA – Nessun cambio nell’intervallo. La Pro Patria ci prova subito con un tiro al volo di Serafini, ma poi la partita si addormenta e la Torres non ha alcun interesse ad accelerare. Al 16′ Terrani si conquista una pericolosa punizione, deviata in corner da Migliaccio, e al 18′ ha l’occasione migliore di tutta la giornata, colpendo male di testa un pallone su cui la difesa della Torres aveva sbagliato il fuorigioco. Oliveira rompe gli indugi gettando nella mischia Giorno al posto di Cannataro, ma è la Torres a rendersi pericolosa al 23′ con una punizione deviata da Perilli, sulla quale Anderson anticipa all’ultimo Pizza. Costantino prova a inserire Bigazzi, ma la sua partita dura pochissimo: subito una sospetta distorsione al ginocchio lo costringe a uscire dal campo per Santaniello. Al 26′ Testa esce a vuoto su Serafini che viene fermato da Migliaccio: proteste per un presunto fallo di mano, che Amabile non vede. Entrano anche Moscati e Bovi e la Pro Patria gioca di fatto con il tridente, ma le occasioni latitano: stanchezza e molti errori di misura penalizzano i biancoblu. Candido ci prova ancora dal limite (43′) ma Foglia devia, e sul successivo corner il colpo di testa di Anderson è breve. Per l’arrembaggio finale sale anche Perilli, ma l’ultima punizione di Giorno è da dimenticare e la Torres porta a casa i tre punti.

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Pubblicato il 30 Agosto 2014
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