Maratona amara al PalaWhirpool, Varese ko al terzo supplementare

La Openjobmetis spreca la vittoria al termine dei regolamentari, perde Rautins e Diawara per falli e si arrende al termine di una gara storica, decisa dopo ben 55'

In certe partite il pareggio, anzi, la doppia vittoria dovrebbe entrare nel regolamento del basket. Perché dopo 55′ di gioco effettivo, tre supplementari e un punteggio d’altri tempi – 112-118 – decretare una sconfitta è esercizio ingiusto, crudele, cattivo. Se poi a perdere è Varese, chi ha nel cuore il biancorosso soffre doppiamente: alla fine, a Masnago, passa Reggio Emilia che festeggia il successo in una maratona che a un certo punto pareva infinita. Certo però che la Openjobmetis ha chili di cenere da cospargersi sul capo per il mancato successo: incredibile la leggerezza che al termine dei regolamentari ha consentito alla Grissin Bon di pareggiare. Avanti di 3 punti dopo l’1/2 di Robinson in lunetta, la squadra di Pozzecco non solo ha concesso un tentativo di tripla a Della Valle, ma non ha commesso un fallo che tutta Masnago chiedeva a gran voce neppure a rimbalzo e nemmeno su Cinciarini che dall’angolo ha scagliato il tiro dell’80-80.

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OpenjobMetis – Grissin Bon 112-118 4 di 15


Da lì è iniziata una seconda partita, emozionante e dura al pari della prima: purtroppo Varese ha perso più pezzi pregiati degli ospiti per falli (Rautins addirittura fuori al 32′) e alla lunghissima l’assenza di bocche da fuoco (progressivamente sono usciti Diawara, Daniel e Robinson) ha pesato nel terzo prolungamento. Provando una disamina tattica, per quanto è possibile dopo una gara del genere, bisogna segnalare la difficoltà della OJM nell’attaccare la zona nella prima metà di partita quando Varese ha corso poco accontentandosi di far schierare Reggio in difesa. Quando il Poz ha iniziato a usare la transizione e ad accorciare i tempi delle conclusioni i biancorossi hanno guadagnato punti e vantaggio pur non riuscendo a chiuderla nei momenti migliori. Nell’overtime i protagonisti si sono alternati tra gran giocate ed errori gravi e alla fine l’ha spuntata l’italianissima Grissin Bon, con Della Valle autore di 32 punti compresi i 7 in fila che hanno chiuso i conti.

COLPO D’OCCHIO – L’onda lunga del derby e la vittoria a Pesaro portano sulle tribune del PalaWhirlpool ben 4.300 persone tra cui spicca Charlie Recalcati, qui a “spiare” il discepolo Pozzecco anche in vista dello scontro diretto di domenica prossima a Venezia. Bella atmosfera alle presentazioni, striscione per il Cavalier Cimberio, ancora alle prese con problemi di salute.

PALLA A DUE – Quintetto base “classico” per Pozzecco che recupera quasi al 100% Daniel ma che deve di nuovo fare a meno di Callahan. Menetti butta tanta Italia sul parquet, un po’ per scelta un po’ per necessità; i quattro quinti dei titolari sono azzurri (l’eccezione è Kaukenas) con il giovanissimo Mussini ormai promosso nella squadra base.

LA PARTITA – La prima metà di gara è semplicemente il gran festival della tripla. Varese tira bene, è a 5/8 al 10′ e ha il 48% dall’arco nell’intervallo ma Reggio fa ancora meglio, e di parecchio. Dopo 20′ di gioco gli ospiti sono a 11/16 (sbagliando gli ultimi due tentativi) e possono così andare al riposo con 10 punti di vantaggio (39-49) con un incredibile tiro a segno vincente. La Openjobmetis dal canto suo, fatica ad attaccare la zona con soluzioni alternative al tiro da 3, con l’area protetta dai centimetri e dai chili di Cervi e Lavrinovic.
Nel corridoio dello spogliatoio Pozzecco si isola, cammina nervosamente, ma poi trova la soluzione: al rientro Varese prova a correre di più e riaggancia presto la partita, con Rautins fantastico al tiro e Daniel che ritrova gli elastici nelle gambe per andare a rimbalzo. All’attacco si aggiunge Diawara che fa lievitare il punteggio proprio e quello dell’intera squadra; Reggio però non si scomopone quando viene raggiunta e al 30′ torna a +3 60-63. Rautins è bollente, arriva a quota 22 ma in pochi attimi commette due falli che all’improvviso lo tolgono dal match. Varese reagisce con Kangur monumentale in difesa e a rimbalzo e con Diawara, però la Grissin Bon replica colpo su colpo da ogni zona del campo. A 90” dalla sirena la tripla di Kangur regala il +4, Cinciarini mette i liberi ma poi piovono errori. Robinson va in lunetta con meno di 9” da giocare, segna l’80-77, sbaglia il libero della staffa ma logica vuole che Varese faccia fallo. Non accade e al secondo (!) tentativo ospite Cinciarini spedisce le squadre al prolungamento.

I SUPPLEMENTARI – Impossibile riassumere in poche righe le emozioni, le fatiche e i brividi dei 15′ effettivi di overtime. Nel primo gli arbitri (largamente insufficienti, da ambo le parti) sparano subito due falli tecnici a Reggio che Varese capitalizza solo in parte e va avanti di 4. L’abbrivio positivo non basta, anche perché pure Diawara (che aveva dato il +5) viene sanzionato con quinto fallo e tecnico in successione. Mussini sorpassa dall’arco e Cinciarini dà i tre punti di vantaggio ai suoi. Il gioco dei falli sistematici funziona da ambo le parti finché, a 8” dalla fine, Robinson ne subisce uno su tiro pesante: l’ex mette i tre liberi e Cinciarini stavolta fallisce l’ultimo tiro (95-95).
Nel secondo overtime Varese rompe l’equilibrio con Okoye e Deane ma sul canestro di quest’ultimo viene dato fallo a Kangur e così gli ospiti restano incollati. Varese tocca di nuovo il +4 ma una stoppata su Balanzoni e un passi non visto di Lavrinovic riaprono la partita. Potrebbe chiuderla Polonara che però ai liberi fa 1/ 2 e manda il match al terzo prolungamento (105-105).
Qui la decide Della Valle, con Varese ormai senza i proprio bomber d’attacco: l’equilibrio regge per un paio di minuti, poi l’azzurro d’America segna 7 punti in fila (liberi-tripla-liberi) incurante del ruggito del pubblico. L’ultimo sussulto arriva da una tripla di Casella ma non basta: la battaglia più lunga finisce a favore di Reggio, alla banda-Pozzecco restano gli applausi. E i rammarichi.

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Pubblicato il 25 Ottobre 2014
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