La forza dell’arte nella fragilità degli oggetti: Gianni Caravaggio in mostra al MA*GA

In mostra oltre quarante opere dell’artista in un evento che suggella la collaborazione del Museo con il Musée d’Art Moderne Saint-Étienne Métropole

L’allestimento è in corso negli ambienti della balconata del Museo MA*GA di Gallarate  e Gianni Caravaggio, con i suoi collaboratori, è impegnato a trovare il giusto di dialogo tra le opere e lo spazio museale. Aprirà tra pochi giorni, giovedì 30 ottobre, la mostra personale dell’artista realizzata in collaborazione con il Musée d’Art Moderne Saint-Étienne Métropole. 

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Gianni Cavaggio al Museo Maga 4 di 7

Finalmente solo/Enfin seul è il titolo dell’evento, curato da Emma Zanella, direttrice del MA*GA e Lorand Hegyi, direttore del museo di Saint-Étienne e si sviluppa in contemporanea nelle due sedi e segna la prima felice collaborazione tra i due importanti musei d’arte moderna e contemporanea, da sempre attenti alla creatività artistica attuale con particolare attenzione a quella italiana.

Al MA*GA, Caravaggio presenta 40 opere che ripercorrono la sua vicenda creativa, dagli anni novanta a oggi. La ricerca artistica di Gianni Caravaggio prende forma e materia nelle sculture spesso costruite con un’evidente precarietà di equilibrio. Una particolarità dei suoi lavori è l’utilizzo di una pluralità di materiali molto eterogenei, posti spesso in un rapporto dialettico tra di loro, come marmo, bronzo, alluminio, carta, cuoio, crema cosmetica, borotalco, polistirolo, semi di lenticchia, zucchero e molti altri.

È il caso, ad esempio, di Sugar no Sugar Molecule del 2002, in cui un parallelepipedo dai contorni irregolari è composto da tanti cubi di marmo bianco, polistirolo e zucchero di dimensioni tra loro differenti, o ancora Cosmicomica del 2006, dove gli angoli di un poliedro di marmo bianco sono segnati dalla presenza di un seme di lenticchia rossa.

“In più di un’opera – scrive Alessandro Rabottini nel suo saggio in catalogo – Gianni Caravaggio ha messo in campo una forma di osmosi tra i materiali, amplificando di ciascuno le proprietà mimetiche reciproche e alimentando, di frequente, la sensazione di una simulazione, di un inganno percettivo e di un flusso costante tra come le cose sono e come al contrario esse appaiono”.

O ancora, Il mistero nascosto da una nuvola del 2013, in cui è il titolo ad attivare una forma di dialettica tra luce e ombra come “gioco delle parti” tra la percezione dello spettatore e i materiali. In questo lavoro, un grosso masso di marmo nero del Belgio è cosparso, per circa la metà della sua superficie, di zucchero in polvere, per ricreare l’effetto visivo di una nube che si espande su una montagna, rendendone più scura una parte rispetto alle zone ancora illuminate dal sole.

Il titolo della mostra, Finalmente solo, invita il pubblico a lasciare “fuori” i mille stimoli percettivi, sonori e visivi, che tempestano l’uomo contemporaneo, le connessioni in tempo reale, l’ansia di esserci sempre e ovunque, per tornare a riflettere, a sentire con il corpo e con la mente le opere che egli stesso ha “messo in scena”. Caravaggio apre gli accessi del suo “cerchio magico”, per potersi liberare dalle convenzioni e dalla quotidianità e assumere uno sguardo stupito e pronto all’immaginazione.

Accompagna la mostra il catalogo di Silvana Editoriale edito dai due Musei (trilingue: italiano, inglese, francese) con testi dei direttori dei musei Lorand Hegyi e Emma Zanella, di Jean Luc Nancy, di Alessandro Rabottini, di Federico Ferrari e di Gianni Caravaggio.

 

 

GIANNI CARAVAGGIO. 
Finalmente solo / Enfin seule
Gallarate, Museo MA*GA (via De Magri 1)
31 ottobre 2014 – 11 gennaio 2015
Inaugurazione: giovedì 30 ottobre 2014, ore 18.30
Orari: dal martedì al venerdì, 9.30-12.30; 14.30-18.00, sabato e domenica, 11.00-18.30. 
Ingresso libero
Informazioni: +39 0331 706011
info@museomaga.it

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Pubblicato il 24 Ottobre 2014
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