Varese, un pareggio tra gioia, paura e proteste

I biancorossi, avanti 2-0 con Lupoli, si fanno rimontare dal Cittadella (doppietta Gerardi), rischiano il ko e perdono Zecchin, espulso. Ma ai ragazzi di Bettinelli manca come minimo un rigore

Un Varese dai due volti concede un pareggio 2-2 a Masnago, al Cittadella che era reduce da tre partite perse. E se dopo un’ora di gioco pareva assurdo pensare a un finale simile – con i biancorossi in doppio vantaggio con bis di Lupoli – a fine partita c’è quasi da festeggiare, perché nella ripresa la squadra di Bettinelli crolla verticalmente e rischia più volte di prendere anche il terzo gol. Certo, sul 2-0 ci sono da registrare due “non fischi” dell’arbitro La Penna che prima sorvola su un netto atterramento in area di Neto, e poi su un possibile (qui la decisione è più dubbia) controllo di braccio da parte di Signorini nell’anticipare Lupoli. Insomma, con un sacrosanto rigore in più, il Varese si sarebbe probabilmente portato a casa l’intera posta, ma ciò non toglie che i biancorossi da lì in avanti si siano letteralmente bloccati un po’ come era accaduto con il Trapani.

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Varese – Cittadella 2-2 4 di 20

(Braccio – largo – o petto? Per La Penna tutto regolare / foto S. Raso – Newphotopress)

Ancora una volta, poi bisogna registrare l’incapacità di finire una partita a rete inviolata: stavolta è Gerardi a festeggiare una doppietta contro la retroguardia di Bettinelli, non esente da colpe con i suoi centrali in occasione delle due reti. E per completare una ripresa negativa ci si è messo anche Zecchin con un folle fallo di reazione a pochi secondi dalla fine della gara: il cartellino rosso diretto toglie una delle armi più pericolose per il match di Bologna e probabilmente anche per quello interno con il Bari. Una serie di notazioni che offuscano la faccia bella di questa squadra, espressa invece nella prima frazione e sublimata da Lupoli in particolare sulla seconda rete, una realizzazione corale che ha meritato applausi a scena aperta e che vorremmo rivedere di continuo. Peccato, poteva essere la copertina roboante di una gran bella vittoria (per di più contro una diretta rivale per la salvezza), ma così non è stato: occasione persa, di cui bisogna fare tesoro per il futuro.

COLPO D’OCCHIO – I teloni di plastica di Masnago vengono rimossi solo nei trequarti d’ora precedenti l’avvio della partita, segno che le preoccupazioni che hanno accompagnato la disputa di questo “Monday Night” inzuppato erano fondate. La pioggia che va e (più spesso) viene nel prepartita consiglia a tanti tifosi di non partecipare dal vivo alla partita: larghi vuoti sugli spalti ed ennesima riprova dell’inadeguatezza dello stadio di Varese, cosa per altro nota da secoli.

CALCIO D’INIZIO – L’unico ballottaggio della vigilia riguardava l’ala sinistra dello schieramento di Bettinelli ed è risolto a favore di Luigi Falcone, con l’argentino Rivas inizialmente tenuto al caldo della panchina. Per il resto sono confermate le aspettative della vigilia: Borghese torna accanto a Rea, Lupoli è di nuovo preferito a Miracoli. Il Cittadella di Foscarini ruota attorno alla classe di Sgrigna, sistemato alle spalle di Gerardi e Coralli, che qui ha spesso lasciato il segno.

(Lupoli scarica in rete il pallone dell’1-0)

IL PRIMO TEMPO – Sembra un Varese con il cronometro alla mano quello che va in rete praticamente a intervalli regolari di 18′ e lo fa in entrambe i casi con Arturo Lupoli, seppure su azioni differenti. Prima di andare in vantaggio però i biancorossi rischiano qualcosa, in particolare al 3′ quando Fiamozzi deve salvare sulla linea un tiro a botta sicura di Benedetti, imbeccato proprio da un colpo di testa del terzino che non si intende con Bastianoni al momento di liberare l’area di testa. La risposta è una punizione di Zecchin (fallo su un Neto guizzante) finita di poco alta e in un fuorigioco di Falcone che probabilmente non era tale.
Il primo gol matura al 19′: Capezzi da destra crossa in area per Lupoli che prova la girata contrastato da Signorini in scivolata, la palla si ferma lì e l’attaccante del Varese può scaricare in rete da pochi metri l’1-0. Il Cittadella non ci sta e ci prova con Sgrigna su punizione vicina alla bandierina (Bastianoni è pronto in tuffo) e con un bel cross di Barreca per Gerardi che devia alto dopo aver anticipato Borghese in area.
Ma al 36′ arriva il gol capolavoro peri il 2-0 biancorosso: Fiamozzi si sovrappone a Zecchin e gli porta via un marcatore, l’ala si libera con una finta e serve Neto che sul dischetto fa secchi due difensori ballando sul posto. Poi vede Capezzi sulla destra, lo serve d’esterno e gli permette di servire Lupoli appostato davanti alla porta per la deviazione vincente. Al festival prova a iscriversi Falcone, con un raro lampo, ma il suo sinistro al 39′ è controllato di pugni dal portiere.

(Zecchin la combina grossa al 50′ della ripresa)

LA RIPRESA – La seconda frazione, nefasta per il Varese, non inizia male anche se Bastianoni deve rispondere subito (5′) a un’inzuccata di Scaglia. Al 10′ la partita potrebbe finire: Neto arriva in area, sterza di colpo e viene messo giù dallo stesso Scaglia che era già ammonito. Tutto lo stadio vede il penalty a eccezione di La Penna che lascia correre e riapre così una partita già chiusa. Poco dopo Bettinelli dà spazio a Rivas per un Falcone così così: con il senno di poi un errore, perché l’argentino non entrerà mai in partita. Al 13′ tocca a Lupoli reclamare per un controllo tra braccio e spalla di Signorini in area: qui la situazione è molto dubbia, e nel dubbio si prosegue di nuovo. Senza però Coralli, finito a terra dopo un fallo di gioco di Borghese e costretto a uscire in barella per una contusione al bacino, a quanto pare.
Al 17′ il match si riapre all’improvviso: percussione di Sgrigna che entra in area e serve Gerardi il quale anticipa Borghese e tocca in rete il 2-1. Lo stesso difensore è poi costretto a lasciare il campo per una botta, così al suo posto entra Simic; il Varese però non è già più sul pezzo e si espone ai tentativi di un Cittadella che pare rigenerato. Ed è proprio un buco di Simic al 32′ ad aprire l’area del Varese che subisce un secondo gol dal fischiatissimo Gerardi, ancora da pochi passi, con Fiamozzi che non arriva in tempo a chiudere la diagonale.
Gli ultimi 20′ sono una sofferenza: Corti al 36′ salva sulla linea un colpo di Signorini a botta sicura poi, prima della fine, sarà Sgrigna in un paio di occasioni (la seconda al 51’…) a sfiorare i pali di Bastianoni con un paio di colpi di fioretto. Nel mezzo viene graziato dall’arbitro per due volte Busellato (fallo duro su Corti: giallo, fallo su De Vito senza cartellini) mentre non viene risparmiato Zecchin. Il fantasista, al 50′, colpisce Cappelletti con una manata sotto gli occhi di La Penna che lo caccia direttamente: piove sul bagnato, e per fortuna che l’ultimo raid di Sgrigna grazia il Varese.


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Pubblicato il 13 Ottobre 2014
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