Alla soglia della maggiore età, l’Insubria vuole spiccare il volo

La crisi economica ma anche l'incertezza su risorse e progetti sono le maggiori difficoltà che incontra l'Università dell'Insubria. Nella cerimonia inaugurale dell'anno accademico 2014-2015 elencate aspettative e progetti

È quasi tempo di diventare adulti. L’università dell’Insubria ha aperto ufficialmente il suo diciassettesimo anmno accademico. Un tempo congruo per tirare bilanci e definire progetti di navigazione sicura, per lidi che diventano ora più lontani e ambiti. 

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Inaugurazione anno accademico all’Insubria 4 di 15

Le parole del rettore Coen Porisini
La cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2014-2015,
che si è svolta questa mattina, lunedì 24 novembre, nell’aula magna di via Ravasi a Varese è stato un momento di riflessione tra passato, presente e futuro. Alla presenza delle cariche istituzionali, dal Prefetto Zanzi, al Presidente della Provincia Vincenzi, ai politici D’Adda e Alfieri, il Rettore Alberto Coen Porisini ha parlato delle difficoltà oggettive di chi è chiamato a fare cultura e formazione in un momento di grande crisi. Critico il rettore per la mancanza di certezze riguardo a risorse e prospettive con un Governo centrale che chiede programmazioni ma non dà risposte.
L’Università dell’Insubria sta lavorando con serietà e il risultato ottenuto con le immatricolazioni quest’anno ( +26,1%) è la principale dimostrazione.

 
I numeri
In totale, gli iscritti dell’ateneo sono 9449 tra corsi di laurea, di specializzazione, dottorati e master. Al primo anno si sono iscritti ( sino al 20 novembre scorso) 2761 studenti ( il 56,2% donne) che hanno scelto,  per oltre due terzi, corsi con sede va Varese ( inclusi Busto e Saronno). Sul fronte docenti, nell’ateneo lavorano 382 docenti di cui 86 ordinari e 143 associati. Ci sono 134 ricercatori mentre 19 hanno un contratto di ricerca a tempo determinato . In totale, i dipendenti sono 324 di cui 100 uomini. In questi sedici anni, l’università ha laureato 19.867 studenti.
In questi anni, dunque, l‘ateneo è diventato più grande, prova ne è il Campus sorto a Bizzozero ( dove alloggiano 96 studenti) che presto si completerà con l’impianto sportivo ormai in dirittura finale. A Varese, gli spazi universitari ricoprono una superficie di 41.000 metri quadrati, per la maggior parte concentrati nell’area di Bizzozero. Ed è proprio qui che in un futuro non lontano si concentreranno tutte le sedi con lo scambio in fase di discussione tra Rettorato e Azienda sanitaria: in base al progetto i dipendenti dell’Asl si trasferiranno nell’ex collegio Sant’Ambrogio mentre il Rettorato arriverà in via Rossi. 

I rappresentanti degli studenti
La sfida futura sta particolarmente a cuore ai due rappresentanti degli studenti Gabriele Tambini di Varese e Federico Gilardoni di Como. Il giovane ateneo insubre è ormai pronto a mollare gli ormeggi e salpare verso porti e mete più ambiziosi e lontani. La sfida non è più italiana ma diventa europea e anche mondiale, con un ateneo che oggi ha maturato capacità e talenti per osare il salto qualitatito. 
Rappresentante del personale tecnico e amministrativo
Anche Luca Mondini, rappresentante del personale tecnico amministrativo, si dice pronto, lui come tutti i suoi colleghi che lavorano quasi nell’ombra per permettere alla macchina di correre, ad accettare la sfida dell’evoluzione naturale. Un cambiamento che loro, come voluto dal nuovo direttore generale Gianni Penzo Doria, hanno già accettato e stanno attuando, con quella flessibilità e voglia di mettersi in gioco che la sfida globale richiede
E dopo anni di assestamento e di consolidamento, l’Università dell’Insubria è pronta ad ampliare la sua offerta: un nuovo corso per la facoltà di biologia e un nuovo master nel campo delle discipline turistiche arricchiranno l’offerta formativa fatta di 34 corsi di laurea divisi tra triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico. 

Prima di concludere la cerimonia, l‘Università ritrova un’importante tradizione: il Rettore ha consegnato la "Rosa Commacina"a Nunzia Ronchi Minazzi, ex docente e poi imprenditrice amica dell’Università in quanto presidente dell’associazione che da sempre accompagna la vita dell’ateneo: « Sono emozionata e grata per questo premio che mi fa pensare di essere ancora qui tra voi, nel mondo della formazione e della Cultura».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2014
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