Argentera, lavori in corso al parco che rinascerà

E’ in atto il rifacimento del tetto di uno dei due mulini e delle palizzate. “Immaginiamo un’oasi di tranquillità a disposizione di tutti”

parco argentera ottobre 2014

Galleria fotografica

Il parco dell’Argentera 4 di 24

Da fondo alle dipendenze di una grande villa d’altri tempi, a intricata boscaglia dimenticata per arrivare – chissà – a diventare la “valle dei mulini”, un’oasi di felicità a disposizione del pubblico, più bella ancora di quel tratto di bosco aperto e ordinato quale ora è.
Siamo all’Argentera di Cadegliano Viconago, in prossimità di uno dei tanti tornanti che salgono da Lavena Ponte Tresa verso la piana di Marchirolo: c’è un ingresso che porta ad un parcheggio e a due passi si apre una valletta che contiene alberi di numerose essenze, faggi secolari e alcuni vecchi mulini: in uno di questi la Comunità Montana del Piambello sta spendendo poco più di 20 mila euro per realizzare un nuovo tetto sfondato dal tempo e dalle intemperie. Un parco che non tutti conoscono e realizzato a fianco del vecchio tragitto della tramvia che proprio di qui passava. C’è un fiume, un laghetto artificiale, una piccola piana e un’area con qualche tavolino che può fungere nella bella stagione da ristoro lontano da occhi indiscreti. E si che nel tempo di una mezzora, di persone che visitano il parco ce ne sono: habitués che portano a spasso il cane, ragazzi con le cuffie che corrono. Ma si può forse pretendere di più per questo posto. «Il nostro sogno è farne un’oasi di tranquillità a disposizione di tutti senza stravolgere il luogo ma cercando di valorizzare le sue peculiarità – spiega l’assessore ai lavori pubblici ella Comunità Montana del Piambello Emanuele Belometti . Per decidere cosa fare di questo parco intendiamo coinvolgere tutti i comuni della zona interessati a quest’area, le associazioni e affideremo uno studio di fattibilità per un eventuale intervento».

parco argentera ottobre 2014

L’area ha un’estensione di 50 mila metri quadrati e il toponimo Argentera va probabilmente collegato alla ricchezza minerale (galena argentifera, manganese e silicio) della zona, già nota in epoca romana.
Nei primi anni del ‘900, il Piambello vide il proliferare di residenze di villeggiatura signorili: una famiglia borghese acquistò l’area e ne fece un sontuoso parco, arricchito da essenze arboree autoctone e di importazione. Il parco era attraversato da vialetti, aree di sosta e disponeva di piccolo laghetto alimentato dalle acque del torrente Dovrana. Ormai non più funzionanti, i mulini vennero mantenuti e abbelliti con interessanti decorazioni a graffito e ad affresco, di ispirazione cavalleresca. Quando, nei primi del 900, fu attivata la ferrovia Varese – Ponte Tresa, all’interno del parco venne innalzato un ponte per permettere il passaggio del treno sopra il Dovrana: per tecnica costruttiva e qualità dei materiali impiegati, la struttura rappresenta ancora oggi un ammirato modello di ingegneria civile.
Nel 1997 l’area su cui sorge il Parco dell’Argentera fu acquistata dalla ex Comunità della Valganna e Valmarchirolo, che ha provveduto al recupero dell’area attraverso il miglioramento forestale, la regimazione delle acque e il consolidamento dei versanti. Gli antichi vialetti e le aree di sosta sono stati ripuliti, messi in sicurezza ed arredati con panche e tavoli. Tre dei 4 mulini superstiti sono stati restaurati e il vecchio tracciato della ferrovia è diventato parte della pista ciclabile Ghirla – Ponte Tresa. È stato realizzato infine un percorso botanico che, attraverso pannelli che riportano nome comune e nome scientifico, consente di riconoscere le più importanti essenze arboree presenti.
Quanto costerà rimettere a nuovo l’area? «Dipende chiaramente da cosa si vuole fare – spiega l’assessore – un esempio è il laghetto presente nell’area: ci sono foto storiche che ritraggono signorine in barca che lo attraversano: perché non creare un punto d’attrattiva? Perché non puntare sul ruolo delle associazioni che potrebbero rendere viva l’Argentera? Potrebbero volerci 150 mila euro, dico una cifra ponderata sulla base della mia esperienza, ma prima, ripeto, dovremo decidere bene a che vocazione affidare quest’area».

parco argentera ottobre 2014

L’aspetto culturale del luogo colpisce quando ci si avvicina ai muliti, alcuni dei quali con affreschi in buono stato, in altri i colori stanno lasciando il posto alle muffe: è previsto un intervento anche su questo? «Per gli affreschi – conclude l’assessore Belometti – sarà necessario valutare lo stato e il valore di pregio prima di decidere l’eventuale restauro. La tendenza sarà quella di valorizzare al meglio l’esistente per far tornare indietro nel tempo i visitatori»

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 07 Novembre 2014
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Il parco dell’Argentera 4 di 24

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.