Cibo, benessere ed Expo: il turismo varesino mette il turbo coi prodotti

l club di prodotto Food & Wellness, è stato presentato "in grande" alla sede varesina di Confcommercio nel pomeriggio del 10 novembre

Expo è un momento importante, ma se si lavora bene e si impara ad accogliere il turista, anzi tutti i generi di turisti, quello che si farà in quella occasione servirà a rilanciare il turismo della provincia di Varese per gli anni a venire.  E’ con questo spirito che è nato il club di prodotto Food & Wellness, presentato "in grande" alla sede varesina di Confcommercio nel pomeriggio del 10 novembre. 

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I prodotti varesini a Food & Wellness 4 di 35

"In grande" perchè non ha solo parlato del futuro del turismo e di come affrontare Expo (cosa che ormai francamente sa di trito e ritrito):  ma ha preso degli argomenti specifici – cucinare ad alti livelli anche per chi ha problemi alimentari o di dieta, e presentare i prodotti varesini cosi che possano essere oggetto di "souvenir"- e l’ha mostrato, fisicamente.
E, alla fine, l’ha pure fatto assaggiare. 

«Di tutte le offerte turistiche che abbiamo messo in campo, mancava solamente una forma organizzata che gestisse la parte relativa al food: per questo ritengo molto importante questo club di prodotto» ha spiegato Paola Della Chiesa, direttore dell’Agenzia del Turismo varesina. Una gestione che, coinvolgendo numeri a cui la provincia non è ancora abituata, ha bisogno di una strategia più completa: «La Germania ha scelto di vivere in 150 appartamenti tra gallarate e busto arsizio, ma ora ci chiedono un supporto – ha spiegato Fabio Lunghi, membro di Giunta nella camera di Commercio varesina e presidente del Consorzio turismo – vogliono sapere dove mangiare e cosa fare nei momenti di divertimento. Per non parlare delle spiegazioni dell’agenzia turistica cinese, che ha raccontato di una gita a Ferrara, conclusa dai loro connazionali svuotando letterelmente quattro aziende agricole. I pacchi sono stati portati a Milano e poi spediti in gruppo. Insomma, bisogna lasciare da parte i pregiudizi: il limite, in questo caso, è solo la fantasia». 

Anche perchè, quel che cercano i turisti di tutto il mondo sono realtà molto vicine a quello che la provincia di Varese può offrire: come un punto privilegiato per chi ama andare in bici: un club pensato nel Nordeuropa e riferito – tra gli esempi di proposte di successo – dalla responsabile di Explora, "di fatto, l’agenzia turistica di Expo". Una proposta che nella provincia di Varese può avere terreno fertile, visto che esste già un circuito di bik hotels: «Gente che fa 80-85 chilometri pedala, ma in queste pedalate fa volentieri delle tappe di tipo culturale e anche per mangiare – ha spiegato Guido Brovelli, rappresentante degli albergatori Uniascom ma anche albergatore aderente al consorzio dei bike hotel –  Sarebbe il massimo poter offrire una cucina salutare di tipo sportivo». Un argomento sviscerato nella prima parte del convegno, che ha visto l’attiva partecipazione dell’Asl, nel raccontare dell’"Importanza del ruolo della ristorazione commerciale nella diffusione del benessere e della qualità dell’alimentazione".

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Ed è stato a questo punto che hanno contato i fatti: con dimostrazioni e degustazioni su come si preparano cibi adatti anche a chi ha problemi di salute e come si lavorano i prodotti locali. In diretta dalla cucina-laboratorio Martino Ghezzi di Ascom,  gli chef Adriano Calandrella, Roberto Valbuzzi, Davide Brovelli, si sono esibiti nella preparazione di piatti gustosi, adatti anche a celiaci o diabetici, dimostrando che una cucina speciale per clienti speciali è possibile, con facilità e potendo diversificare in maniera interessante i proprio menù. Mentre Damiano Simbula, Stefano Rano, Giordano Ferrarese e Michelangelo Raiola hanno cucinato in maniera sopraffina i prodotti locali presentati dagli agricoltori Coldiretti, cosi da attirare alla buona cucina – e ai souvenir gastronomici della provincia – i clienti di ogni paese. «Come è successo per quel produttore varesine, che dai mondiali di ciclismo spedisce periodicamente  in Germania i suoi salumi e i suoi formaggi – ha ricordato in chiusura Della Chiesa –  l’hanno conosciuti in occasione dei quella manifestazione, e ora sono clienti affezionati, anche se lontani»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2014
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