Diritti e bambini: dopo 25 anni l’infanzia soffre ancora

Oltre mille bambini hanno partecipato alla tradizionale manifestazione del 20 novembre per le vie del centro cittadino. Nel rapporto annuale, l'Unicef fotografa una realtà ancora problematica

Venticinque anni fa, alle Nazioni Unite veniva ratificata la Convenzione sui diritti dei Bambini. Dopo un quarto di secolo, le condizioni dell’infanzia si sono modificate ma non sempre in meglio. 

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Nel rapporto annuale sulle condizioni dei bimbi, l’Unicef ha analizzato la situazione di 41 paesi scoprendo che in almeno 23 la povertà è aumentata dal 2008 mentre in 18 è diminuita. Il numero dei bambini diventati più poveri durante la crisi globale supera di 2,6 milioni il numero dei bambini che invece non lo sono più, 6,6 milioni contro 4 milioni. Il dato più grave è che circa 76,5 milioni di bambini nei 41 paesi più prosperi vivono in totale indigenza.

In Italia, i minori sono appena il 16,7% della popolazione ( nel 1989 costituivano il 22% della popolazione) e il 13,8% di questa quota vive in uno stato di povertà assoluta ( in aumento del 5,67% dal 2008 ) e la dispersione scolastica è al 17%. Il punto più delicato, inoltre, è il dato sui nati: rispetto a 25 anni fa, ci sono 50mila nuovi nati. La crisi demografica è solo parzialmente compensata dall’arrivo dei bambini stranieri.

All’estero, le condizioni dell’infanzia segnano la continua violazione dei diritti:  1 milione di minori vive in aree in conflitto e più di 1 miliardo e mezzo sperimenta qualche forma di violenza; l’estrema povertà riguarda 650 milioni; 57 milioni non frequentano la scuola primaria, 230 milioni di bambini non sono registrati alla nascita.

 
Crisi e povertà sono fenomeni che pesano anche nella comunità di Varese dove si lavora comunque per sostenere chi si trova in difficoltà: « C’è ancora molto da fare nonostante 25 anni di impegni – afferma il Sindaco di Malnate Samuele Astuti – il lato positivo è che dai bambini si impara moltissimo e forse, ascoltandoli, riusciremo a fare di più». 

 

Una rete di assistenza molto stretta è stata creata anche nel Comune di Varese dove l’assessore Enrico Angelini ricorda il bisogno crescente in un momento di difficoltà generale. Una ventata di ottimismo arriva da Martin Stigol del Progetto Zattera Teatro che da anni dirige la marcia dei bambini: « Nel distretto provinciale si sta bene, si lavora tanto e con entusiasmo. Noi, però, vogliamo anche ricordare chi non è altrettanto fortunato».
E con l’ottimismo del grande cerimoniere, oltre mille bambini hanno ballato e cantato in piazza Repubblica per poi sfilare fino ai giardini estensi dove c’erano gli alpini ad accoglierli con la cioccolata calda.
L’ allegria è contagiosa: oggi l’attenzione è tutta per loro. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2014
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