Recupero felice per il Varese: Miracoli acciuffa il Perugia

È il risultato più giusto il pareggio con brividi di Masnago tra Varese e Perugia: le squadre di Bettinelli e Camplone si dividono la posta grazie alle reti di Parigini e Miracoli al termine di una partita non bella ma giocata con il giusto agonismo tra due formazioni brave a non calare mai l’attenzione e a non farsi superare sul piano tattico dall’avversaria. Dicevamo però del brivido: quello corso nella schiena dei tifosi di casa dopo il gol alla mezz’ora della ripresa del nuovo entrato Parigini – prima palla ricevuta e gran bella rete – e durato sino al recupero quando Miracoli con caparbietà ha acciuffato il pari. Premio doveroso per i biancorossi che mantengono così imbattuto il campo di casa e mettono un altro punticino in classifica in mezzo alla due trasferte di Catania e Avellino dove, tra l’altro, Bettinelli dovrà rinunciare a Luoni e Corti, ammoniti quest’oggi.

Vietato parlare quindi di “punti persi”: il Perugia visto quest’oggi è formazione intelligente, ben assortita e ben messa in campo oltre che piuttosto concreta. Con una minore mole di gioco il complesso umbro ha però impegnato più volte Bastianoni, il migliore del Varese con Borghese. Ma una citazione, l’ennesima, la riserviamo a Neto: non lucidissimo sotto porta, il brasiliano è stato una volta di più l’anima della squadra alla faccia dell’età, dei muscoli di seta e delle botte avversarie. Il capitano è fondamentale nel giorno di stop per Zecchin: al “Partenio” però è necessario ritrovare anche quest’ultimo.

COLPO D’OCCHIO – C’è un sole quasi sorprendente nel cielo sopra Masnago prima dell’avvio della partita tra Varese e Perugia, nonostante nuvoloni neri che incorniciano il quadro. Il terreno di gioco, dopo le fortissime piogge dei giorni scorsi, appare in condizioni comunque discrete. Discreto pubblico sugli spalti, con afflusso un po’ lento ai cancelli del Franco Ossola: tanti i tifosi provenienti dall’Umbria a sostenere i grifoni.

CALCIO D’INIZIO – Ancora pretattica per Bettinelli: il Zecchin che doveva esserci al 99% non va neppure in panchina: le ali sono infatti Scapinello e Falcone. L’assenza del fantasista veneto è la sola novità rispetto alle previsioni della vigilia: Neto e Miracoli formano di nuovo la coppia di punte. Camplone schiera il suo Perugia con il 3-5-2, con Perea e Falcinelli a fare da punte avanzate. In panchina un ex, Lignani, “oggetto misterioso” del Varese di un anno fa.

IL PRIMO TEMPO – Tre quarti d’ora di grande equilibrio, quelli della prima frazione di gioco, con il Varese chiamato a fare una maggiore mole di gioco e il Perugia pronto e scattante soprattutto nelle ripartenze. Ne esce un tabellino da sei corner a zero per la squadra di Bettinelli, ma le parate reali sono quelle di Bastianoni, altro segno di equilibrio sul campo. Per la verità il primo portiere a intervenire è Provedel su tentativo di Luoni da lontano: primo della lunga serie di corner pressoché infruttuosi, e l’assenza di Zecchin in questo senso è pesante. Solo su quello del minuto 14 arriva un’inzuccata pericolosa di Borghese, di poco alta. Quando però il Varese sbaglia, il Perugia è lestissimo a ripartire e lo fa in forze: un esempio è il contropiede del 19′ concluso dal diagonale di Fazzi neutralizzato da Bastianoni. Al 24′ un buon Falcone pesca la testa di Neto ma la palla finisce di poco fuori. Il portiere è invece necessario per mantenere lo 0-0 al 32′: punizione dalla fascia di Fossati, gran movimento e colpo di testa di Flores che Bastianoni sventa. E al 40′ ancora lui respinge di pugno un tiro teso, ma da posizione difficile, scagliato da Falcinelli.

LA RIPRESA – Le due squadre si punzecchiano fin dal rientro: prima Fiamozzi va a chiudere una percussione di Falcinelli arrivato sino in area, poi Neto ci mette la testa ma non trova la porta sottomisura su cross dalla destra di Falcone. Corti si becca un cartellino stupido (proteste dopo un fallo a favore del Varese) che gli farà saltare Avellino, poi è protagonista sfortunato dell’episodio successivo. Il centrocampista è ben appostato per fermare la ripartenza del Perugia ma scivola al momento del rilancio aprendo così un’autostrada a Perea. Il giocatore ospite vola verso l’area ma si fa ipnotizzare dall’uscita di Bastianoni che rallenta il suo tiro con una mano ed è assistito dal recupero di Fiamozzi bravo a spazzare.
Gli allenatori iniziano a muovere le pedine (dentro anche Forte per uno spaesato Scapinello) ma la mossa azzeccata è quella di Camplone: fuori Perea e dentro Parigini che ci mette un minuto per andare in gol. L’attaccante è bravo in tutto: smarcamento, controllo, cambio di passo e tiro angolato: alla mezz’ora è 0-1. Il Varese fatica a riprendersi, si aggrappa al solito Neto (balletto in area, ma Lupoli tira quando è in fuorigioco) e rischia davvero di doversi arrendere. Non è così, perché appena entrati nel recupero arriva la rete del sollievo: Luoni batte una rimessa con le mani nei pressi della bandierina, la palla va a Corti che cade in area ma si prosegue. Ci prova allora Forte con un tiro rimpallato ma poi la sfera finisce tra i piedi di Miracoli che da pochi metri scaraventa in fondo al sacco.
E l’adrenalina per poco non fa ribaltare il punteggio, perché Neto a 1′ dalla fine cerca una deviazione sottoporta che fa vivere due secondi di terrore al Perugia prima di spegnersi a lato. Finisce 1-1 e come detto, è giusto così.