Dalla “stazione fantasma” al marciapiede impossibile

La fermata delle Ferrovie Nord è stata attivata nel 2009, dieci anni dopo la costruzione. Ora è usata da centinaia di pendolari, ma mancano ancora accessi sicuri e parcheggi adeguati: l'intervento previsto si è misteriosamente bloccato

Dalla "stazione fantasma" al marciapiedi fantasma": è una storia piccola eppure significativa, quella della stazione di Ferno-Lonate Pozzolo e della via d’accesso per pedoni e ciclisti. Dopo anni di mancato utilizzo e anni di promesse, la stazione sotterranea ha aperto nel 2009 ed è diventata parte della quotidianità di centinaia di pendolari diretti – per lo più – a Milano: ora che i viaggiatori ci sono e sono diventati tanti, manca una strada di accesso e iniziano anche a mancare i posti auto. Il paradosso? I cantieri per marciapiedi e ciclabili dovevano essere già aperti da mesi, ma dei lavori non c’è (più) nemmeno l’ombra. In zona si era affacciato anche un escavatore pronto a iniziare, ma poi da qualche settimana anche quello si è volatilizzato. «Le stesse Ferrovie Nord Milano, nell’ultimo incontro, ci hanno detto di aver sollecitato l’impresa con una comunicazione ufficiale» spiega il sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta. «Siamo allibiti dal comportamento di un’azienda che tra l’altro è impresa di fiducia per FNM».

La questione dell’accesso sicuro alla stazione è aperta da anni: la fermata sotterranea si trova a metà strada tra Lonate Pozzolo e Ferno, un po’ più vicina alle case di quest’ultimo paese, sulla Strada Statale. Via trafficata, ma senza marciapiedi, con i pendolari costretti a camminare su una striscia d’erba appena ai margini della strada, stando ben attenti ad auto e camion in transito. Il percorso per riuscire a ricalibrare la sede stradale, inserendo la pista ciclopedonale protetta (separata cioè dalle corsie veicolari, in questo caso con una siepe) è stato lungo: per realizzare il tutto è stato "resuscitato" il capitolo di spesa della stazione, usando l’avanzo per poter finanziare appunto le opere di accesso e di parcheggio. Partito nell’ormai lontanissimo 2009, il progetto è arrivato all’appalto nel luglio del 2014, con l’annuncio del via ai lavori dopo l’estate. Ma dopo il 22 settembre – data formale di avvio dei lavori – tra Ferno e Lonate è comparso solo un escavatore. «Le ruspe hanno lavorato una settimana, spianando l’area del futuro parcheggio, ma tutto è fermo. La ciclopedonale non è mai partita» dice Luca Perencin, dei Democratici Uniti (opposizione a Lonate Pozzolo)». Perencin critica la poca chiarezza e i troppi annunci: «Quest’opera è stata annunciata più volte, ogni volta con le rassicurazioni che dovesse partire il giorno dopo. Ci si è accorti della diversa competenza sulla strada, comunale e provinciale, solo quando i lavori erano stati già annunciati».

Adesso si aspetta: «Il 12 novembre abbiamo avuto un incontro tra Comune, FNM, Provincia» dice il sindaco di Lonate Rivolta. «La versione ufficiale di FNM è che l’impresa ha perso il capocantiere. Tra l’altro parliamo di un’impresa (del Varesotto, ndr) che lavora da 40 anni per Ferrovie Nord Milano, che è considerata di fiducia». Disdire l’appalto sarebbe un suicidio, perché ogni cambio di appalto richiede mesi per essere completato (è la grande preoccupazione che c’è, ad esempio, in Valceresio per il cantiere dell’Arcisate-Stabio). Insomma, ai tempi lunghi della burocrazia e della programmazione post-opera si è sostituita una difficoltà che sarebbe tutta in capo all’azienda privata. Il risultato non cambia: i pendolari aspettano e aspettano anche i cittadini della zona, a partire da quelli che abitano immediatamente intorno alla stazione. In un qualsiasi giorno feriale, il numero di auto parcheggiate è decisamente superiore a quello dei posti "ufficiali", così molti veicoli sono parcheggiati a bordo strada, di fronte a case e altri edifici o sull’erba. «Il progetto prevede anche un parcheggio con 30 nuovi posti auto» dice Mauro Cerutti, sindaco di Ferno. Che non nasconde anche un po’ di imbarazzo: «A Ferno abbiamo ottenuto il consenso dei cittadini che abitano lungo la via per la cessione delle aree, ora ci sollecitano giustamente il completamento dell’opera».
Riuscirà la (ex) stazione fantasma ad avere il suo marciapiedi (ancora) fantasma? Nel frattempo, la vicenda racconta ancora una volta la difficoltà di programmare adeguatamente le opere pubbliche.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Dicembre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.