“Siete i custodi della sicurezza dei cittadini”

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Santa Barbara, la festa dei Vigili del Fuoco 4 di 10

“Se abbiamo un motivo per dare la vita, allora abbiamo anche un motivo per vivere”. Una frase pronunciata in una rimessa per auto a uomini in grigioverde con una fascia gialla che ascoltano sull’attenti: a separarla dal contesto suona come un peana, un canto di guerra che in realtà non ha bisogno di essere pronunciato ogni santo giorno quando suona la sveglia per andare al lavoro, una professione che si confronta col fuoco, l’acqua e i pericoli in generale. Per questi motivi, alla fine della cerimonia presentata dal vescovo di Varese monsignor Agnesi, in occasione della patrona e protettrice dei Vigili del Fuoco, Santa Barbara, è stata data la notizia che il Capo dello Stato ha assegnato la medaglia d’oro alla bandiera del Corpo. Le motivazioni si sono trovate sulle prime pagine dei giornali: il soccorso alla Costa Concordia, il salvataggio di un peschereccio al largo di Lampedusa, ma potrebbero rappresentare l’intervento per spegnere un incendio dietro casa o per soccorrere i superstiti di una frana o di un’alluvione: fatti reali che hanno visto per primi i vigili del fuoco accorrere nei momenti d’emergenza anche nella nostra provincia.
Nel corso della cerimonia è infatti stato ricordato Giorgio Levati, il settantenne vittima della frana di Cerro di Laveno che ha perso la vita alla metà del mese scorso nel mezzo di una notte carica d’acqua: era, Levati, vigile del fuoco ausiliario, qualifica che ai tempi del militare poteva far passare un anno di naja utile e magari far innamorare qualcuno di una professione utile. Amore certamente sbocciato per caschi e manichette da parte delle molte persone premiate dal prefetto al termine della cerimonia: sono stati consegnati 6 “diplomi di lodevole servizio*” e quattro “croci di anzianità**”.

Il momento di raccoglimento rappresentato dalla cerimonia religiosa è stato sfruttato per leggere i messaggi dei dirigenti del Corpo a livello nazionale e regionale; poi ha preso la parola Paolo Maurizi, il nuovo comandante provinciale alla guida della caserma di via Legnani da quasi tre mesi. «Questo comando da me diretto dal 15 settembre scorso ha effettuato numerosi interventi il mese scorso su tutto il territorio provinciale per le abbondanti precipitazioni che hanno provocato emergenze di tipo idraulico e idrogeoloogico, con purtroppo anche alcune vittime. Si segnala inoltre un intervento rilevante per perdita di sostanza pericolosa in area logistica presso lo scalo ferroviario di Busto Arsizio con intervento del nucleo regionale Nbcr». Fuori dalla grande cronaca, però, sono i numeri a parlare. E’ stato difatti offerto un bilancio in termini operativi del servizio dal primo dicembre 2013 al 30 novembre 2014: nel complesso 6.668 interventi tecnici urgenti per soccorso sul territorio provinciale (l’anno scorso furono all’incirca 7.000); in Lombardia gli “scenari di intervento” sono stati 74.000.
Oltre a questi numeri il comando è stato anche promotore dell’aggiornamento del piano provinciale per la ricerca persone scomparse della prefettura di Varese; la partecipazione alla redazione del piano di emergenza per la galleria ferroviaria di Laveno Mombello della prefettura di Varese; il progetto ministeriale sicurezza antincendio e datori di lavoro rivolto a persone extracomunitarie. Dietro l’altare è stata allestita una sorta di installazione realizzata con scale, arpioni, caschi e altri “ferri del mestiere”.
Alle pareti erano presenti una cinquantina di scatti realizzati dal fotografo Paolo Biasibetti che hanno ben rappresentato la vita di tutti i giorni dei “custodi della sicurezza dei cittadini”, come ha descritto i suoi uomini il direttore regionale dei Vigili del Fuoco della Lombardia Dante Pellicano nel messaggio letto al pubblico.

*Sono stati premiati con "Diploma di lodevole servizio":
Fabrizio Cassani
Luciano Colla
Osvaldo Demo
Mauro Massarenti
Gualtiero Righi
Claudio Rovere 

**Sono stati premiati con le "Croci di Anzianità":
– Carla Galbiati
– Grazie Lo Monte
Francesco Vicidomini
– Rosario Carrubba